Piano Spiaggia Giulianova, piano illegittimo viziato da irregolarità.

 


Con una lunga nota inviata al Comune di Giulianova e agli altri enti e organismi competenti, i sindacati dei balneatori FIPE-SIB Confcommercio e FIBA Confesercenti evidenziano il lungo iter che ha portato all’approvazione del vigente Piano Demaniale Comunale di Giulianova e all’attuale variante, in corso di approvazione, e sottolineano come i rilievi effettuati dal Comune, tesi ad accertare la consistenza delle superfici delle concessioni e delle spiagge libere, siano errati sia nelle quantità che nei metodi di calcolo. Il demanio marittimo, infatti, è individuato dall’art. 28 del codice della navigazione, che amplia i concetti già espressi dall’art. 822, comma 1, del Codice Civile. Tali norme sono state specificate da costante giurisprudenza che evidenzia come il lido del mare comprenda la zona di riva bagnata dalle acque fino al punto che viene coperto dalle ordinarie mareggiate, estive ed invernali, escluse quelle dei momenti di tempesta, mentre la spiaggia è definita come il tratto di terraferma contiguo al lido che risulti relitto del naturale ritrarsi delle acque ma pur sempre idonee ai pubblici usi del mare.

Il Piano Demaniale Comunale giuliese, denunciano i balneatori, nonostante le loro osservazioni, non ha voluto tener conto delle indicazioni delle norme e della giurisprudenza, giungendo a misurazioni palesemente errante che portano a considerare profondità di concessioni non rispondenti alla realtà, con grave danno per alcuni concessionari.

Viene, quindi, richiesto un passo indietro o, in assenza di risposte da parte dell’amministrazione comunale, l’intervento della Regione per ripristinare gli esatti rilievi onde riportare nel Piano Demaniale lo stato di fatto reale e poter, così, assegnare con esattezza le relative concessioni.