Il signor Roberto Morganti, giuliese residente a Roma, mi chiede di spiegare “come si comincia nel giornalismo”.Per rispondere dovro’ occupare l’intero spazio della rubrica. Suo figlio ama scrivere
ma gli hanno detto che oggi e’ difficile…sfondare.
Penso sia proprio vero,signor Morganti.Oggi non e’ semplice entrare nel mondo del giornalismo,anche se il sistema online ha necessariamente allargato il numero di collaboratori.Intanto, occorre conoscere bene l’italiano,quindi suo figlio non si stanchi mai di leggere,da Manzoni a Hemingway,da Omero a Carducci…si’,si’ proprio tutti,anche gli autori che non gli piacciono.
Poi gli ricordi che cominciare dalla provincia non e’ un male,anche se i giovani vorrebbero iniziare dalla citta’,magari come direttori all’eta’ di 20 anni! Io cominciai proprio dalla provincia,addirittura scrivendo le notiziole a mano,lettere maiuscole, perche’ non avevo ancora la macchinetta per scrivere.Le pagine regionali dei grossi quotidiani aiutano molto.Suo figlio dovra’ impararare a fare le domande giuste e scriverle seguendo il classico: chi come dove quando e perche’. Se scrive bene sara’ il giornale a riconoscergli il merito e invitarlo a fare di piu’.Mio fratello Franco comincio’ da ragazzo ad inviare pezzi da “terza pagina”, come era uso una volta, a tutti i quotidiani italiani.Uno non li pubblicava,un altro si’ e via…Piano piano fu conosciuto da Pigna e Buzzati che lo invitarono a Milano per firmare un contratto giornalistico.Ma dovette fare prima la gavetta,come si dice.Venne in America per due estati di seguito bruciando quell’ atteso mese di mare per mettere assieme un numero di articoli che mi piace definire ecezionali.
Personalmente mi aiuto’ il fatto che ero a New York e molti anni fa non c’erano tanti giornalisti che oggi vogliono collaborare da questa citta’..Cosi’ cominciai con un settimanale controverso: ABC .Riuscii a ottenere una frase da Robert Kennedy sul divorzio e fu fatta… Un po’ alla volta fui chiamato dalla Rusconi per cominciare a lavorare per il loro gruppo di pubblicazioni,alle quali seguirono tre testate tv (oggi di Mediaset) per le quali ho girato il mondo e conosciuto tanti vip.La tv apre molte porte,certo piu’ di quanto possono i giornali.
Intanto suo figlio cominci a scrivere servizi in cronaca e le proponga ai giornali piu’ vicini alla sua regione.
Non chieda subito compensi e meno ancora contratti.Lasci che passi un po’ di tempo.
E poi,se veramente ha inchiostro nelle vene,come si diceva una volta,allora vedra’ che il sogno si avverera’.