“Con questa iniziativa vogliamo ricordare uno dei teorici più importanti del pensiero politico europeo in occasione del trentennale della sua scomparsa”. Così Roberto Monardi, responsabile vibratiano CPI, in una nota.
“Esponente di spicco della Rivoluzione Conservatrice – prosegue la nota – Carl Schmitt affrontò nell’ambito della sua vastissima produzione culturale, che attraversa tutto l’arco del Novecento, i principali temi relativi al diritto pubblico e al diritto internazionale. A Carl Schmitt si devono fondamentali teorizzazioni su temi quali la sovranità ed il concetto di politico, così come acute riflessioni critiche in merito ai concetti di ‘guerra umanitaria’ ed alla ‘giustizia internazionale’, di cui evidenziò i lati oscuri, ed ancora analisi sulle possibilità di aggregazione di gruppi di nazioni in ‘grandi spazi’ a dimensione continentale”.
“In quest’epoca di disordine globale conseguenza di operazioni militari presentate come ‘interventi umanitari’ – conclude la nota – di dissoluzione della sovranità degli stati ad opera della grande finanza e di discussioni in merito al futuro dell’Europa unita, riscoprire Carl Schmitt significa riacquisire le coordinate per comprendere i meccanismi che animano il tempo presente e pensare un’alternativa per andare oltre l’attuale disordine generalizzato”