Lo sversamento di acque nere nel Fiume Vomano, non lontano dalle acque marine e dalla costa, è il simbolo del degrado in cui verte l’area, ai danni dell’ambiente e del turismo.
“Stavo fotografando rare libellule blu e uno stormo di trampolieri appena arrivati al fiume quando, spostando l’obiettivo, mi sono resa conto del disastro che stava accadendo a pochi metri da me con lo sversamento di acque nere”, ha raccontato Laura De Berardinis. “Auspico che in zona vengano effettuati rilievi e controlli da parte delle autorità competenti: il fiume Vomano va salvaguardato affinché resti ‘culla di vita’”.
Sono scomparsi aironi, fenicotteri e altre specie rare di uccelli che nidificavano nei pressi del fiume: le foto che rivelano la presenza di acque nere sono state scattate a poche decine di metri dalla zona industriale, e difficilmente si può pensare che si tratti di una coincidenza, tanto che l’area pullula di discariche abusive. Amnistia, Giustizia e Libertà Abruzzi tramite il suo segretario, l’avv. Vincenzo Di Nanna, chiede con forza un intervento urgente dell’Assessorato all’Ambiente e all’Ecologia, prima che il fenomeno possa estendersi nelle acque del mare (delle quali, secondo Legambiente, il 45% in Abruzzo presenta già cariche batteriche superiori ai limiti imposti dalla normativa), rischiando così un disastro ambientale e un irreparabile danno al turismo.