Oggi 30 agosto 2015, verso le ore 11, arrivavo alla spiaggia libera tra i Dino’s e il Costa verde, dove anche altre volte mi sono recato con la mia cagnolina, uno scriccioletto nero di appena 4 chili, per passare una giornata al mare insieme anche alla mia compagna. Avevo appena sistemato l’ombrellone, quando incontro la dottoressa Branella a cui mi sono presentato personalmente essendo amici su Facebook. Ci siamo messi a parlare dei nostri rispetivi amici a quattro zampe quando, dopo circa cinque minuti, compaiono due vigili urbani del Comune di Giulianova, che mi invitavano a portare via dalla spiaggia la mia cagnolina, in quanto, secondo loro, in quella spiaggia i cani non possono entrare. Facevo notare che esisteva una legge regionale che impone ai comuni di rivieraschi di dotarsi di una spiaggia per animali di affezione oltre ad un delibera del Comune di Giulianova, firmata proprio il giorno prima del processo di fronte al TAR, in cui viene concessa quella spiaggia agli accompagnatori di animale di affezione. Veniva negata l’esistenza di detta delibera, mi si faceva notare che all’inizio della spiaggia c’erano dei cartelli di divieto, cosa non vera e mi venivano chiesti i documenti. Nel frattempo la dottoressa Giusy Branella, chiamava i Carabinieri per chiedere delucidazioni in merito. Intanto consegnavo la carta d’identità al vigile che trascriveva le mie generalità. A quel punto chiedevo che venisse redatto un verbale in cui doveva comparire l’eventuale articolo di legge che avrei violato portando in spiaggia la mia cagnolina. Non ricevevo risposta da parte dei nessuno dei due vigili che continuavano a parlottare tra di loro. Facevo notare che non ero affatto intenzionato ad andare via da quella spiaggia e che piuttosto che infierire su un libero cittadino che si vuole godere in santa pace una giornata di mare, potevano anche andare a controllare i venditori ambulanti abusivi che in quella zona pullulano. Intanto erano arrivate alcune persone, alcune a favore e altre contro l’ingresso in spiaggia dei cani e ne è nata una piccola discussione in cui ognuno portava le sue ragioni. dopo circa un paio di minuti i vigili mi hanno riconsegnato il documento, NON HANNO REDATTO IL VERBALE, che naturalmente avrei impugnato. e se ne sono andati a controllare qualche vu cumprà: Intanto dai Carabinieri era arrivata la risposta che non esisteva alcun reato per quello che avevamo fatto. Ho continuato a parlare con la dottoressa per una buona mezzora e ad un certo punto compare una vigile urbano xxxxxxxx, che appena arrivata in zona ha fotografato il cartello dove, secondo i vigili di prima, c’era il divieto di ingresso per i cani e notava, documentando, chiaramente, l’assenza di detti divieti. xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
Giulianova. Lettera aperta sulla situazione della spiaggia per animali d’affezione
Dopo circa un’ora laa situazione è tornata alla normalità con la mia cagnetta che si era un po spaventata da tutto quel trambusto e per calmarla la mia compagna l’ha portata nella pinetina antistante la spiaggia e solo quando si è calmata l’ha riportata in spiaggia dove abbiamo poi trascorso una splendida giornata fono alla diciannove con annesso bagnetto di circa un minuto per la nostra dolcissima Lulù, che ringrazia di vero cuore la grandissima dottoressa Branella per l’assistenza morale che ci ha dato durante quei momenti, a cui mi associo anche io e la mia compagna, schifata da quanto accade in quella spiaggia solo perchè non si ha il coraggio di lasciare a casa uno scriccioletto di soli quattro chili che neanche abbaia ma si rintana tra le braccia della mia compagna e nasconde il musetto come se volesse proteggersi da questa gente senza cuore, comandata a svolgere un servizio forse a loro non gradito. Scusandomi di aver approfittato di un po del vostro tempo, vi saluto cordialmente e vi auguro un buon lavoro.
Firmato
Enzo Tullini