Inquinamento, Tomei: «Risanare fiumi e acque con i fondi Ue non spesi»

 

Le imprese turistiche della Cna: impiegare le somme  della programmazione Por-Fesr 2007-2013

 

Pescara – «Il risanamento dei fiumi e la depurazione delle acque divenga, da qui alla fine dell’anno, una delle priorità della Regione Abruzzo per quanto attiene all’impegno e all’utilizzo dei fondi europei non spesi nella programmazione 2007-2013». La afferma il responsabile di Cna Balneatori Abruzzo, Cristiano Tomei, secondo cui «le polemiche di queste settimane, conseguenti alla pubblicazione da parte degli organi di stampa dei dati relativi all’inquinamento delle acque marine, fa di questo campo un punto irrinunciabile per lo sviluppo futuro della regione. Se davvero questo territorio intende utilizzare le sue grandi risorse legate alla balneazione come leva per il turismo, allora la Giunta regionale deve inserire il capitolo della depurazione delle acque e del risanamento dei fiumi in cima all’agenda politica delle prossime settimane».

A detta di Tomei, «il danno di immagine patito dall’Abruzzo nei giorni clou della stagione estiva, in conseguenza del cattivo funzionamento di depuratori, deve essere affrontato con una politica aggressiva verso i punti di sofferenza più critici, come la qualità delle acque dei nostri fiumi e la messa in sicurezza dei depuratori stessi».

Strumento efficace per dare corpo a questa politica, sempre secondo il responsabile delle imprese balneari associate alla Cna abruzzese, non può che essere, allora, «l’impiego delle poche risorse certe su cui l’Abruzzo può contare. Una voce, questa, che vede nei fondi Por-Fesr 2007-2013 non utilizzati, ma che devono essere impegnati entro la fine dell’anno, la più credibile voce di finanziamento». «Ma per ottenere questo risultato – conclude – occorre  che la Giunta regionale lavori a questa emergenza con efficacia e rapidità».

 

 

 

24/8/2015