Cultura & Società

Scerne di Pineto, un grande successo chiamato Buskers Un successo confermato al termine della prima serata della rassegna

 

 

 

“Sono contenta di tutto” è la frase con cui esordisce la direttrice artistica Cam Lecce, a conclusione della prima serata della XV edizione della rassegna Buskers a Scerne di Pineto. “Difficile infatti non essere soddisfatti dopo il successo, a livello artistico e di pubblico, confermati dalla serata”.

 

Si può proprio parlare di conferma per Scerne Buskers Festival, che trasforma per tre giorni (7-9 agosto 2015) il volto della frazione pinetese con i suoi musicisti di strada, gli artisti, le iniziative collaterali, l’enorme affluenza di pubblico e chiuderà i battenti domani sera, domenica 9 agosto.

 

È altrettanto vero che ogni edizione si presenta con caratteristiche diverse da quella precedente e una vita propria, per molti versi imprevedibile, con nuovi spunti e suggerimenti di cui far tesoro per arricchire e migliorare il ‘fenomeno buskers’. Anche questa quindicesima edizione, naturalmente, non fa eccezione.

“La prima serata si è riempita di gente e di sorrisi, di famiglie e di giovani, si è percepita l’arte in tutte le sue infinite sfaccettature. – continua Cam Lecce – un pubblico affezionato, partecipe ed entusiasta al quale va un ringraziamento particolare per aver contribuito a rendere speciale la prima giornata”.

 

Come ogni anno, oltre ai buskers invitati, a far crescere il numero degli artisti sono i gruppi accreditati che sostano in paese uno o due giorni e vengono distribuiti nel corso di tutta la rassegna, con particolare concentrazione nell’ultima serata.

 

Protagonisti dell’ultima serata, domenica 9 agosto, saranno le note dei musicisti della Cerranno Blues Band che, animati da grande passione per la musica e per il blues, suoneranno liberi arrangiamenti reinterpretati dagli standard blues ormai nell’immaginario collettivo di tutti. E poi ancora il folk abruzzese itinerante de La Tribù. La particolarità di questo gruppo (15 giovani di Farindola – Pe) è quella di unire il suono degli strumenti della tradizione musicale (du botte, fisarmonica, mandolino e chitarra basso), ad altri strumenti ispirati alla tradizione contadina e all’uso domestico: “la trocca” ovvero l’antico battitore per le fibre di canapa; il “contra..basso agricolo” “lu pencio” (tavola per sciorinare i panni); la caffettiera a 12 tazze;” e altre diavolerie.. Ma non finisce qui. Ad allietare la serata ci sarà infatti Gino Lanzieri con il suo illusionismo comico e poi la magia comica, la giocoleria e acrobatica eccentrica del clown Circo Pacco. Grande chiusura, a partire dalle 23, con i Malicanti, voci e strumenti (tamburelli, chitarra battente, chitarra, violino, organetto, castagnette) che rimandano direttamente alla tradizione popolare garganica e salentina, padroneggiati con grande maestria  grammaticale e musicale.

 

 

 

 

 

 

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