Cultura & Società, Teramo e Provincia

Teramo. Amnistia Giustizia Libertà Abruzzi – Teramo Nostra: l’appalto bidone del Teatro Romano

 
 
  TERAMO, TEATRO ROMANO: L’”ARCHISTAR” SPAGNOLO SALVADOR PEREZ  ARROJO SI E’ AGGIUDICATO UN APPALTO BIDONE, BUGGERATI TUTTI I CITTADINI ABRUZZESI.

Il 22 novembre 2012 il Presidente della Giunta della Regione Abruzzo Giovanni Chiodi, l’Assessore al turismo Mauro Di Dalmazio e il Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, tornano trionfanti a Teramo dopo aver incontrato il Ministro dei beni e delle attività culturali Lorenzo Ornaghi, e, a loro dire, stipulato un protocollo d’intesa (sottoscritto tra Ministero per i Beni e le attività Culturali, Regione Abruzzo, Fonazione Tercas ed altri ) che avrebbe dovuto garantire l’impegno per un triplice finanziamento (Stato, Regione, Fondazione Tercas), volto al recupero del teatro romano d’Intermania.

A tale incontro, è utile precisarlo, non furono invitati a partecipare i radicali Marco Pannella e Elisabetta Zamparutti e il Presidente di “Teramo Nostra” Piero Chiarini, che pur avevano sottoscritto presso il Ministero il “cronoprogramma” per il recupero dell’opera.

Il 1 luglio 2015, dopo “solo” un anno e otto mesi, è stata improvvisamente pubblicata la notizia  dell’assegnazione dell’appalto per il progetto di recupero del teatro romano  all’ ”archistar” spagnolo Salvador Perez Arrojo: (http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2015/07/01/news/teatro-romano-il-progetto-a-un-archistar-1.11709818)

“La designazione di Perez Arroyo precede di pochissimo l’incontro che si terrà venerdì al ministero dei Beni culturali per chiudere il cerchio relativo ai finanziamenti necessari per l’opera. Alla riunione con il ministro Dario Franceschiniparteciperanno il sindaco Maurizio Brucchi, il consigliere comunale del Pd Alberto Melarangelo, l’ex deputata radicaleRita Bernardini, l’esponente radicale teramano Vincenzo Di Nanna e i rappresentanti di “Teramo Nostra” che sta seguendo da anni le vicende legate al recupero del teatro romano. La delegazione teramana chiederà al ministro di dare attuazione al protocollo d’intesa sottoscritto dal suo predecessore Lorenzo Ornaghi con Comune, Provincia, Regione e fondazione Tercas per il reperimento dei fondi da destinare all’intervento. Con quel provvedimento, infatti, il ministero si era impegnato a stanziare 1,5 milioni di euro necessari al raggiungimento della somma complessiva di 4,5 milioni di euro prevista per abbattere la parte ancora in piedi di palazzo Adamoli e casa Salvoni e fare riaffiorare dal terreno la cavea…….

Il 3 luglio 2015, nel corso dell’incontro fissato su richiesta dei radicali e di “Teramo Nostra”, presenti  Marco PannellaRita BernardiniElisabetta Zamparutti, i consiglieri comunali Manola Di Pasquale e Alberto Melarangelo e gli scriventiVincenzo di Nanna e Piero Chiarini, il Ministro Dario Franceschini ha reso “noto” al Sindaco di Teramo che quel finanziamento Statale di cui per anni e sino a due giorni prima era stata data notizia certa, in realtà non è mai esistito e quindi, per poter valutare la possibilità di concederlo, ha preteso l’inoltro della documentazione relativa al finanziamento (asseritamente) erogato dalla Regione Abruzzo.

Solo il 28 luglio 2015, il Sindaco di Teramo ha spedito al Ministro una nota in cui è citata, a dimostrazione dell’esistenza del finanziamento regionale, una delibera di Giunta (n. 360 del 12 maggio 2014, vd. all.) che, tuttavia, non menziona neppur indirettamente, il teatro romano di Teramo.

Una delibera che, per quanto è stato possibile accertare tramite consultazione “on line” del Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo, sembra peraltro sia stata revocata: http://intermed.regione.abruzzo.it/singolodoc.aspx?link=2015/Ordinario_25_9.html

Il povero “archistar” madrileno si è dunque aggiudicato un appalto bidone?

Tutti i cittadini abruzzesi sono forse stati presi in giro per anni, con le promesse di chi, soprattutto durante la campagna elettorale, ha  “sbandierato” il progetto di recupero del teatro romano come un risultato certo e acquisito?

Auspichiamo  che, scoperto quello assomiglia molto al gioco delle tre carte, si possano finalmente ottenere i finanziamenti necessari per il recupero del teatro romano d’Intermania, un’opera di sicuro rilievo nazionale.

Teramo, lì 4 agosto 2015

       Vincenzo di Nanna                                   Piero Chiarini

Segretario Amnistia Giustizia Libertà Abruzzi             Presidente Teramo Nostra

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