USA. La “nostra” Giulianova
La signora Gabriella Lattanzi mi scrive:”E’ facile per lei parlare bene
della nostra Giulianova,avere bei ricordi di una volta.Se lei vivesse qui
non parlerebbe cosi…”.
Gentile signora Lattanzi: James Barrie ha espresso cosi’ il suo pensiero sui ricordi:”Dio ci ha dato i ricordi
in modo che potessimo avere le rose di giugno nel mese di dicembre”. Lei sbaglia – mi perdoni – allorche’ pensa che il mio passato (anzi quello di tantissima gente) a Giulianova fu pieno di rose. Non conosco la sua eta’,ma se e’ giovane,come penso, chieda agli anziani e si faccia dire come era la nostra vita negli anni
del dopoguerra.Se vivessi oggi nel paese dove sono nato, probabilmente mi lamenterei di meno e apprezzerei
a viva voce tutto quanto abbiamo vicino al Torrione, o lungo la via che porta allo Splendore; affacciandomi sul
belvedere che strabilia i turisti e rifocillandomi del pesce fritto,occupando tutto il tempo possibile sdraiato sulla nostra sabbia dorata e ricordando i bombardamenti sulle nostre case,i tedeschi che minavano il porto,i ponti,ed entravano di forza nelle nostre case mentre anche dal cielo piovevano bombe che uccidevano.
Signora Lattanzi,le cose vanno un po’ male anche a Gilianova.Ma le malattie non vanno lasciate al destino.Cerchiamo di svegliarci e di “assalire” la crisi di oggi con tutte le nostre forze.Vedra’ che le rose
appariranno anche a dicembre…
Benny Manocchia
benny manocchia
italianinusa55@gmail.com
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