Barack Obama e Raoul Castro ce l’hanno fatta.Tra i due nemici storici il livore e’ sopito .”Balseros gusanos”,
(i vermi delle carrette,)ma le barbe sono state tutte accorciate;oggi i cubani possono cominciare a vivere una vita migliore, che era stata annientata dalle ideologie comuniste.Ricordiamo che subito dopo la presa de L’ Avana da parte dei barbudos,gli Stati Uniti aiutarono ufficialmente la nuova Cuba.Pero’ Washington smise subito dopo essersi accorta che Fidel seguiva la politica marxista.
Oggi nello stesso braccio di mare dove centinaia di cubani sono
fuggiti a bordo di carrette per raggiungere gli USA,oggi appaiono yacht milionari che raggiungono L’Avana,accolti con applausi fragorosi.Nel 2005,ricordo bene,Fidel Castro grido’ contro i “ristoranti galleggianti,le navi da diporto americane che vengono qui per
lasciare la loro immondizia,le lattine vuote e le cartacce,per pochi centesimi di dollaro”.
Oggi i cubani tornano a vivere una vita normale,dicevo. Se e’ vero che molte aziende statunitensi invaderanno l’isola dei caraibi con i loro prodotti, facendo ottimi guadagni,e’ anche vero che tanti cubani non saranno costretti a lavorare 360 giorni l’anno per raccogliere la canna da zucchero.
Ancora una volta assistiamo alla fine di una dittatura comunista.Grazie al Cielo ne sono rimaste un paio
nel mondo, dove le popolazioni attendono con ansia l’arrivo di un po’ di capitalismo,che se non e’ sempre un bene per tutti, almeno proprio per essere capitalista,non puo’ imporre dittature insensate.
Benny Manocchia