Sapete chi ha creato i back packs per gli studenti? A sentire gli americani sono stati loro,come per tante altre
cose che conviene lasciar perdere. Da quell’idea e’ venuto fuori un business di 17 miliardi di dollari (soltanto negli Stati Uniti).
Oddio,non e’ stata una “invenzione” vera e propria.I sacchetti a spalla erano usati tanti anni fa dai montanari e anche
dai soldati,seppure questi ultimi portavano a spalla sacchi di iuta rozzi e scostanti.Oggi,con l’avvento del back pack per gli studenti,si e’ sbizzarrito tutto il fervore di sarti,disegnatori e perfino pittori. In questa nazione potete acquistarne uno per il…
modico prezzo di 60 dollari per salire fino a 100.
Pensare che quando andavo a scuola io (elementari e medie) usavamo tutti, guarda un po’,le nostre mani.Anche perche’ andavamo a scuola con un quaderno,una penna o matita e quando occorreva un libro (al massimo due).
Poi qualcuno penso’: poveri ragazzi che ogni mattina devono andare a scuola e portarsi addosso dodici libri,quindici quaderni,un vocabolario di diecimila pagine, questi poveri studenti avevano proprio bisogno di un back pack.Dapprima ci e’ stata una reazione da parte dei genitori:non bastano le tasse scolastiche,le spese per il lunch,le spese per treno, autobus e
perfino moto? No,siamo in un’era moderna,le cose cambiano dicono tutti.Qui ci vuole un bel back pack che non solo aiuta i ragazzi a portare tutta quella roba in classe,ma da’ loro un certo aspetto di stile.
Agli studenti piace moltissimo,piu’ ai maschi che alle femminucce.Cosi’,come ogni anno,il 14 settembre quando dovrebbero riaprire le scuole d’Abruzzo,rivedrete la stupenda carrellata di back packs multicolori trainati a spalla da giovani che hanno deciso di “custodire” il loro cervello,la loro sapienza nel sacco che una volta serviva,almeno in America,per trasportare le
mele dalla campagna alla casa.
Benny Manocchia