Cultura & Società

A città Sant’Angelo la prima rievocazione storica della vendemmia L’antica tradizione dalla raccolta manuale alla pigiatura

Si terrà sabato 19 settembre a contrada Gaglierano di Città
Sant’Angelo, la prima rievocazione storica della vendemmia.
Un’iniziativa promossa dai vignaioli della contrada in collaborazione
con Coldiretti e con il patrocinio del Comune di Città Sant’Angelo per
recuperare l’antica tradizione radice delle eccellenze enologiche
abruzzesi e mostrare a grandi e piccini le fasi che, da tempi
immemorabili, dalla raccolta dell’uva arrivano fino alla
vinificazione.
A partire dalle 16.00, nelle campagne dell’azienda agricola Sciarr
D’Alesio, gruppi di agricoltori in costume d’epoca procederanno
alla raccolta manuale delle uve di Montepulciano fatta con cesti e
canestri portati a mano, a spalle e con gli asini fino alle cantine
aziendali. Alle 17, la fase della pigiatura, anche detta
“pistature”, con due trocche in cui si avvicenderanno a piedi
nudi quattro persone per volta fino alle 18, orario previsto per
l’inizio della torchiatura (torciture). A seguire, il trasporto del
mosto con conca di rame sulle testa di due donne munite di spara per il
versamento in botte. Una raccolta tutta manuale che, dal primo pomeriggio
al tramonto del sole, restituirà alla comunità angolana, e non solo, usi e
costumi antichi ma ancora vivi nella memoria delle famiglie contadine.
“Un modo per avvicinare i più giovani all’agricoltura e alla
storia dei nostri padri – commenta Coldiretti – e per far scoprire ai più
piccoli l’affascinante rito della vendemmia. Ovviamente si tratta di
una manifestazione a scopo puramente rievocativo che non può tenere in
considerazione i tanti accorgimenti che, ancora oggi e anzi sempre di più,
vengono considerati dagli imprenditori agricoli per ottenere un buon vino.
Regole diverse che vanno dall’evitare di raccogliere l’uva bagnata
da pioggia, rugiada o nebbia in quanto l’acqua potrebbe influire sulla
qualità del mosto all’orario della raccolta che dovrebbe evitare le
ore più calde della giornata per impedire l’inizio di fermentazioni
oppure dal trasporto dei grappoli in contenitori non troppo capienti verso
locali in cui la vinificazione deve essere effettuata nel più breve tempo
possibile per evitare fermentazioni o macerazioni indesiderate”.

image_pdfimage_print
Condividi:

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Controllo anti spam: * Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.