ASPETTANDO (CON)FUSIONI SELF PORTRAIT AUTOSCATTI AL FEMMINILE
ASPETTANDO (CON)FUSIONI
SELF PORTRAIT
AUTOSCATTI AL FEMMINILE
15 fotografe, 15 autoritratti, 15 punti di vista
ognuno con la sua storia, tutti al femminile
mostra collettiva a cura di Federica Di Castelnuovo
dal 6 al 20 SETTEMBRE 2015
in PIXIE ART LIFE in Via Funai, 1 – LANCIANO (Ch)
vernissage domenica 6 settembre dalle ore 21.30
con intervista e showcase musicale di ERICA MOU
finissage domenica 20 settembre dalle ore 19.00
con reading di Alessandra Diodoro
L’Associazione ARENA 7 è lieta di presentare la mostra fotografica “SELF PORTRAIT – Autoritratti al femminile” a cura di Federica Di Castelnuovo, presso lo spazio espositivo PIXIE ART LIFE di Pixie Promotion in via dei Funai 1 Lanciano, in esposizione dal 6 al 20 settembre 2015. La mostra è una collettiva di quindici fotografe, per quindici autoritratti e quindici punti di vista, ognuno con la sua storia raccontata al femminile.
Espongono: Emanuela Amadio, Emanuela Campolese, Viviana Caldora, Marina Chichi, Natalia D’Avena, Federica Di Castelnuovo, Serena Di Fulvio, Alessia Di Martino, Lara Di Paolo, Eunice Franchi, Virginia Marrone, Mara Patricelli, Erika Secondino, Debora Smith, Pamela Testa – sculture di Debora Vinciguerra.
La rappresentazione di se stessi attraverso una foto potrebbe sembrare un compito facile, ormai banale, sopravvalutato, ma non è così. In questa mostra lo stereotipato rapporto modella-fotografo viene scardinato, soprattutto perché fotografo e modella questa volta coincidono. 15 giovani donne con la passione per l’arte e la fotografia tentano di analizzarsi, comprendersi e rappresentarsi in uno scatto: originale, grazioso, spietato. Alcune usano il colore, altre il bianco e nero, tutte scelgono una stampa di qualità (su carta cotone hahnemuhle). Qualcuna non si inquadra direttamente quasi per timore, qualcun’altra invece mostra fiera il bel corpo guardando dritta in camera, un’altra ancora ha lo sguardo basso e remissivo. Una gioca con la propria apparente fragilità, un’altra invece mette a nudo l’immagine che ha di se stessa, cosa non scontata, soprattutto dopo una maternità. Che l’autoritratto sia una caduta labirintica, un tuffo blu o una simbiosi perfetta con la propria parte animale, ognuna di queste 15 donne ha messo un pezzo di anima nel tentativo di rappresentare se stessa fuori dagli schemi iconografici. Dalla foto strappata con rabbia, qualcuna ricava un supporto per una storia nuova, con la capacità propria delle donne di cadere e rialzarsi sempre. Essere, apparire, tentare di fermare il tempo inesorabile che scioglie i volti per non cadere nell’oblìo. (Federica Di Castelnuovo)
Vernissage: domenica 6 settembre dalle ore 21.30 con speciale intervista e showcase musicale a ERICA MOU.
Degustazione spumanti della cantina Eredi Legonziano e stuzzicherie di frutta a cura dell’Osteria Il Corvo Torvo di Lanciano.
Finissage: domenica 20 settembre dalle ore 19.00 con reading letterario di Alessandra Diodoro
Direzione artistica: Federica Di Castelnuovo – con la preziosa collaborazione di Emanuela Amadio
Grafica: Luca Di Francescantonio presidente di Arena 7 | Foto nella grafica: Mara Patricelli
PARTNER EVENTO: BCC Sangro Teatina di Lanciano | Stampe fotografiche fine art realizzate da Emmeciquadro Sas – Stampa digitale
INGRESSO LIBERO – Orari 16-19 feriali e 10-12/17-20 festivi
ERICA MOU
La cantautrice pugliese presenta il suo ultimo disco “Tienimi il posto”, nei negozi dal 4 settembre per Auand Records e distribuito da Artist First. Il disco è composto di 13 tracce: piccoli viaggi dentro il tempo e lo spazio di Erica. 13 autoritratti nella sua memoria. 13 riflessi nei pensieri e nelle intenzioni al femminile di Erica Mou. www.ericamou.com
“Tienimi il posto è un album che parla di separazione: da una persona amata, dalla vita, dall’infanzia, dalla bella stagione, dall’ideale di perfezione, dalle abitudini, soprattutto dalle certezze. Tienimi il posto è una sedia lasciata libera, ma con oggetti visibili a occuparla, che stanno lì a sorridere rassicuranti e a sottintendere un ritorno… o per lo meno un distacco che manterrà per sempre delle tracce visibili, profonde”. (Erica Mou)