La Casa don Puglisi in viaggio a Paganica e Assisi: “Un’esperienza di gioia e unione”

 

 

Il 26 ottobre si celebrano i venticinque anni

La Casa di accoglienza per mamme e bambini e per donne sole in situazioni di difficoltà, avviata a Modica il 26 ottobre 1990 e  intitolata a don Pino Puglisi nel 1997, si prepara a celebrare i venticinque anni.

 

Lo fa vivendo esperienze ricche di significato nell’ambito del progetto “Le Anfore di Cana”, sostenuto dalla Fondazione di Comunità Val di Noto e dalla Fondazione CON IL SUD, e volto a creare momenti di gioia condivisa e socializzazione per restituire alla quotidianità il senso pieno della festa. Rientra tra queste esperienze il viaggio a Paganica e Assisi che si è svolto dal 4 all’8 settembre, coinvolgendo insieme donne, bambini, operatori, educatori, volontari, amici della Casa.

 

A determinarne il senso profondo, gli incontri vissuti: il primo, particolarmente significativo, con la comunità di Paganica (frazione di L’Aquila) nel segno del gemellaggio avviato tra le diocesi di Noto e L’Aquila nel 2009, pochi mesi dopo il terremoto che colpì l’Abruzzo. La Casa tutta si è sentita parte di un legame profondo di amicizia e fraternità che dura da sei anni, ricevendo testimonianza della forza di una comunità che si impegna per una rinascita; ha inoltre visitato Paganica e L’Aquila e passeggiato in spensieratezza tra gli spazi verdi della natura abruzzese. E poi momenti di festa e convivialità, scambi di tradizioni popolari, canti balli, gioia condivisa, gesti d’amicizia, per un contatto “pieno”; toccante l’ incontro con le Clarisse di Paganica, vissuto tra la semplicità del racconto, la curiosità e lo scambio di esperienze totalmente diverse ma ugualmente significative: le donne accolte in Casa don Puglisi e le monache di clausura hanno dato vita a un dialogo ricco di emozioni che ha generato, nella spontaneità, messaggi belli per la vita di ognuno.

 

Assisi la seconda tappa del viaggio, nei luoghi di san Francesco e santa Chiara, per cogliere il loro messaggio di amore e pace grazie alle testimonianze dei frati di Santa Maria degli Angeli e di San Damiano. Stupore e meraviglia hanno espresso le donne accolte che poco conoscevano queste due figure. E anche in Umbria è stata grande l’ospitalità riservata alla Casa dalle suore Alcantarine: così una Casa di accoglienza ha sperimentato altre forme di accoglienza ricevendo cure a sua volta, venendo a sua volta accolta da una comunità, quella di Paganica prima, quella di Assisi poi.

Particolarmente emozionante il momento conclusivo del viaggio: la celebrazione dell’Eucaristia a Santa Maria degli Angeli, all’interno della Porziuncola. Nella sacralità e nella bellezza del luogo si è ritrovato quello stesso calore che avvolge Casa don Puglisi

 

Queste giornate trascorse in semplicità, gioia, spensieratezza, sono state preziosa occasione di sperimentare la pienezza e la bellezza di passare del tempo insieme e – anche al di fuori delle pareti di Casa don Puglisi – essere Casa e sentire l’appartenenza a una comunità. Per Casa don Puglisi, coinvolta con il sostegno di Fondazione CON IL SUD e Caritas Italiana nel progetto della Fondazione di Comunità Val di Noto “Ripartenze”, il viaggio è stato – nel cammino verso i venticinque anni – tappa importante per la promozione di percorsi educativi con al centro l’analogia familiare e il primato della relazione che aiutino chi fa più fatica a ripartire nella vita.

 

Il viaggio è stato esperienza tangibile di una Casa che, generando simbolicamente altre case, si apre ad incontri, scambi, relazioni: una Casa nella città che “vive” anche fuori dalla sua città

Un’esperienza piena di gioia e di unione tra volontari, mamme, bambini, operatori, educatori: “Ci siamo sentite come avvolte in un abbraccio”- così la raccontano le donne di Casa don Puglisi – è stato bello visitare nuovi luoghi, incontrare altre persone, confrontarsi, conoscere, stare insieme”.

 

Il venticinquesimo anniversario della Casa sarà celebrato lunedì 26 ottobre con l’Eucaristia presieduta dal vescovo Mons. Staglianò nella vicina chiesa del Ss. Salvatore. Ci si sposterà poi nella Casa per condividere testimonianze e vivere un momento di convivialità.

 

 

 

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