Teramo, 22 settembre 2015 – Quali risposte al lavoro precario? Posizioni, strategie, iniziative di sindacati e associazioni di imprese è il tema di un convegno che si svolgerà giovedì 24 settembre 2015, alle ore 15.00, nella Sala delle lauree della Facoltà di Scienze della comunicazione.
«Negli ultimi decenni ‒ ha spiegato Marcello Pedaci, docente della Facoltà di Scienze della comunicazione e responsabile scientifico del convegno ‒ in tutti i Paesi europei, si è assistito a un aumento delle situazioni di precarietà lavorativa. Tale incremento è influenzato da molteplici fattori, di tipo economico, organizzativo, ecc. Ma è anche il risultato dei conflitti e delle scelte che avvengono nell’arena politica e in quella delle relazioni di lavoro».
«Nell’ambito del convegno ‒ ha proseguito Pedaci ‒ saranno presentati i risultati di un progetto internazionale di ricerca, che ha coinvolto sette Paesi, sulle esperienze di sindacati e associazioni di imprese per contrastare il fenomeno, migliorando diritti e condizioni lavorative. Obiettivo più generale è quello di alimentare il dibattito sulle possibili risposte degli attori politico-sociali al lavoro precario».
Il convegno si aprirà con i saluti del rettore Luciano D’Amico e del preside della Facoltà di Scienze della comunicazione Stefano Traini.
Seguiranno le relazioni di Maarten Keune, dell’Università di Amsterdam, che terrà una relazione dal titolo Social partners responses to precarious work: an analysis in six countries and four sectors (Le risposte delle parti sociali a lavoro precario: un’analisi in sei paesi e quattro settori) e di Marcello Pedaci, che approfondirà Strategie e iniziative degli attori sociali per i lavoratori “atipici” in Italia.
Interverranno Mimmo Carrieri, dell’Università di Roma La Sapienza; Luigi Burroni, dell’Università di Firenze; Valeria Pulignano, dell’Università di Leuven (Belgio); Adolfo Braga, dell’Università di Teramo; Claudio Treves, segretario nazionale Nidil-Cgil; Lorenzo Mattioli, presidente nazionale di Anip Confindustria.
Coordinerà i lavori Rossella Di Federico, dell’Università di Teramo.