M5S: FIUMI PULITI LA GRANDE BUFALA DELLA GIUNTA REGIONALE
PETTINARI “AD OGGI NESSUNA RISPOSTA DELL’ENTE AI CITTADINI, GLI ABRUZZESI DEVONO PRETENDERE UNA CLASSE DIRIGENTE PRONTA A TUTTE LE EMERGENZE”
“Siamo arrivati al limite, i valori negativi della qualità delle acque si alzano a giorni alterni. C’è poco da discutere Il nostro è un mare malato ed il silenzio del Governo regionale sulla questione è l’ennesima beffa. Una delusione per tutti quei cittadini che hanno creduto alla promessa del Presidente della Giunta “fiumi più puliti”. Con queste parole Domenico Pettinari commenta il silenzio della Giunta abruzzese sulla questione dei divieti di balneazione in alcuni tratti della costa “ Una promessa” continua Pettinari “sbandierata per tutta la regione attraverso grandi cartelloni pubblicitari, che ritraevano un Presidente sorridente e dallo sguardo quasi mistico. Oggi però i cittadini non ridono e la città di Pescara ha fatto una pessima figura con tutto il Paese a causa della negligenza politica che ha visto prima diversi cittadini ammalarsi, poi i giochi del mediterraneo sfrattat i a causa dell’inquinamento”
“Ad oggi” continua “nessuna risposta per tutti coloro che si chiedono il perché di questa terribile situazione. Chi pagherà tutti i danni che ha subito il territorio? Chi ripagherà le cure mediche dei cittadini ed i mancati incassi degli operatori del turismo? Occorre prendere la situazione di petto e stabilire quella della balneabilità delle acque tra le priorità. I depuratori devono essere funzionanti al meglio” sentenzia il consigliere penta stellato “ e la politica abruzzese ha l’obbligo di garantire la salute e la fruibilità del territorio a tutti i cittadini, residenti e turisti”.
“Non si può più far finta di niente” conclude “ l’amministrazione di centro sinistra come quella precedente di centro destra non hanno fatto nulla per la salute dei fiumi abruzzesi, i soldi della regione devono essere investiti p er queste cose e non per progetti che non sono indispensabili. I cittadini sono stanchi ed hanno il diritto di poter contare su una classe politica trasparente, proprio come l’acqua sorgiva”.