MERCATO DI VIA DEI BASTIONI, LA PROPOSTA DI COLDIRETTI L’ORGANIZZAZIONE CHIEDE L’ISTITUZIONE DI UN MERCATO DI CAMPAGNA AMICA

 

 

“Chiediamo l’attribuzione in via definitiva del tratto di via degli Aprutini, adiacente al mercato di via dei Bastioni, per promuovere un mercato di produttori agricoli nel rispetto delle normative vigenti e dei regolamenti dei mercati di Campagna Amica”. In riferimento alla decisione del Comune di negare agli operatori ambulanti e ai produttori agricoli la possibilità di posizionarsi nelle vie adiacenti al mercato comunale di via dei Bastioni, scende in campo Coldiretti Pescara con una proposta che, firmata Campagna amica, viene incontro alle esigenze dei tanti produttori seri che non vogliono essere penalizzati dalla soppressione di fatto dello storico mercato agricolo e dallo spostamento paventato al secondo piano del mercato, che non piace in quanto poco visibile e non adeguatamente accessibile a chi frequenta il mercato.

Coldiretti, in una nota indirizzata al sindaco Marco Alessandrini e all’assessore Giacomo Cuzzi in vista della giornata di domani, in cui il provvedimento comunale sarà esecutivo a tutti gli effetti, propone una soluzione che salverebbe sia le esigenze del Comune, sia le aspettative di consumatori e produttori onesti. “Chiediamo al comune l’assegnazione esclusiva del tratto di via degli Aprutini – dice Chiara Ciavolich, presidente di Coldiretti Pescara – impegnandoci a provvedere, in ottemperanza del regolamento di campagna amica e della normativa vigente, al controllo periodico, a nostre spese, sui prodotti agricoli posti in vendita e sulla loro provenienza. In questo modo – conclude la Ciavolich – la città di Pescara potrebbe vantarsi di fornire un ulteriore luogo dove, grazie all’accorciamento della filiera e la valorizzazione della filiera corta, trovare le eccellenze abruzzesi garantite dai produttori di Campagna amica. Per il futuro però auspichiamo di essere maggiormente coinvolti per evitare che una mancata concertazione sfoci in inutili allarmismi e sgradevoli frizioni tra il mondo agricolo e l’amministrazione con cui si condividono gli stessi obiettivi”.