Sabato prossimo, 26 settembre 2015, a San benedetto del Tronto sarà liberata una tartaruga verde dal peschereccio Eco1

 

L’iniziativa è inserita nel progetto europeo Ecosee/a

 

Nell’ambito del progetto europeo Ecosee/a, consistito nella ristrutturazione di un  motopeschereccio, “Eco1”, adibito ora ad imbarcazione utilizzata per accompagnare i turisti, effettuare monitoraggi scientifici e iniziative a tutela dell’ambiente, sabato 26 settembre sono in programma diverse iniziative.

 

Alle 13,00 nella sala riunioni del Museo del Mare, si terrà la conferenza stampa  / incontro pubblico di illustrazione dei risultati del progetto che ha visto per due anni l’imbarcazione EcoUno impegnata a effettuare ricerche scientifiche nelle aree marine protette del medio adriatico e attività di supporto ad iniziative anche di valorizzazione dei fondali come il Visual Census dell’AMP Torre del Cerrano.

 

A seguire, i partecipanti saranno invitati a salire a bordo dell’”Eco1” per un brunch offerto dall’equipaggio della motonave “La Palma”.

 

Alle 15,30 invece, in collaborazione con la Riserva Naturale della Sentina, verrà effettuata la liberazione in mare della tartaruga verde ritrovata in difficoltà sulla spiaggia di Grottammare all’inizio di settembre. L’esemplare di Chelonia Mydas, specie protetta rarissima da rinvenire in Adriatico, a cui è stato dato il nome di “Beach”, era rimasto impigliato in una rete da pesca e, dopo il primo soccorso operato dagli esperti dell’Università di Camerino a San Benedetto è stato curato, con il supporto della Fondazione Cetacea di Riccione.

 

Il progetto Ecosee/a è stato finanziato con 360.000 euro provenienti dal progetto “Guardian of Sea” della Commissione Europea. Tra i partner che hanno contribuito alla realizzazione del progetto, di cui capofila è il “Gruppo Azione Costiera Marche Sud” (GAC Marche Sud), ci sono l’Area marina protetta “Torre del Cerrano”, il Parco del Conero e l’Area marina protetta “Isole Tremiti”. Tra i partner scientifici vanno annoverati l’Istituto di scienze marine del CNR–ISMAR di Ancona, l’Università di Teramo, l’Università di Camerino e la cooperativa sambenedettese “Blu Marine Service”.