SCUOLA, ON. BRAMBILLA: “INAMMISSIBILI E INGIUSTIFICABILI LE MANCATE ASSEGNAZIONI DI INSEGNANTI DI SOSTEGNO”. INTERROGAZIONE AL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE PER AVERE RISPOSTE.
“Quante ore di sostegno sono state richieste e quante concesse nel corrente anno scolastico agli alunni e agli studenti delle scuole italiane” e “quali misure il ministro intenda adottare per garantire fin dall’inizio il sostegno a chi ne ha diritto e il maggior grado possibile di continuità didattica ad alunni e studenti disabili”. Lo chiede l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza e responsabile del dipartimento per il sociale e la solidarietà di FI, in un’interrogazione al ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica.
“Anche quest’anno – sottolinea l’on. Brambilla – sono numerose le segnalazioni sulla stampa di mancate o tardive assegnazioni dell’insegnante di sostegno che deve garantire, in collaborazione con il consiglio di classe, l’integrazione scolastica degli alunni o degli studenti disabili. Evidentemente i proclami della “buona scuola” non riescono ad incidere sulla realtà. Il problema si è puntualmente ripresentato fin dal primo giorno di scuola con pesanti ricadute sui bambini, sui ragazzi e sulle loro famiglie. In questo “migliore dei mondi possibili”, così Renzi descrive l’Italia a suon di tweet, sono migliaia i posti di insegnante di sostegno che rischiano di rimanere scoperti, soprattutto, a quanto sembra, in Lombardia”.
“Poco importa – afferma l’on. Brambilla – quali siano gli scogli burocratici che impediscono l’immediata assegnazione degli insegnanti di sostegno: episodi di questo genere non sono ammissibili e non ammettono giustificazioni. La legge, oltre al buon senso, è dalla parte delle famiglie, che non possono essere costrette ad azioni giudiziarie o a proteste clamorose per far valere un loro sacrosanto diritto”.
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Al ministro dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Per sapere – premesso che:
lunedì 14 settembre u.s., a Calolziocorte (Lecco), il signor Elio Canino si è incatenato al cancello della scuola primaria del Pascolo, per protestare contro la mancata assegnazione alla figlia, una bambina con la sindrome di Down, dell’insegnante di sostegno;
la situazione in cui si è trovata la famiglia Canino è la stessa in cui si trovano migliaia di famiglie italiane con figli disabili, che ogni anno, all’inizio delle lezioni, non possono mandarli a scuola perché manca l’insegnante di sostegno;
secondo l’ultimo report dell’Istat sull’”Integrazione degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di primo grado statali e non statali” (dicembre 2014), nell’anno scolastico 2013-2014 erano quasi 85 mila gli alunni con disabilità nella scuola primaria (pari al 3,0% del totale degli alunni) mentre nella scuola secondaria di primo grado se ne contavano più di 65 mila (il 3,8% del totale);
nonostante le intenzioni, le disposizioni contenute nella legge 13 luglio 2015 n. 107, la cosiddetta “buona scuola”, non risolvono i problemi connessi all’assunzione degli insegnanti di sostegno e alla copertura delle ore necessarie nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie;
anche per l’anno scolastico 2015-2016, rischiano di restare scoperti moltissimi posti. Soprattutto i alcune Regioni, come la Lombardia;
la legge in vigore, inoltre, consente agli insegnanti di chiedere il trasferimento di sede o il passaggio al ruolo comune dopo cinque anni di permanenza sul posto di sostegno, con evidente pregiudizio per la continuità didattica di allievi particolarmente fragili:-
quante ore di sostegno sono state richieste e quante concesse nel corrente anno scolastico agli alunni e agli studenti delle scuole italiane, suddividendo i dati per ordine e grado degli istituti, per Regione e per Provincia;
quali misure il ministro intenda adottare per garantire fin dall’inizio il sostegno a chi ne ha diritto e il maggior grado possibile di continuità didattica ad alunni e studenti disabili.