In Prefettura, alla riunione odierna della Conferenza Provinciale Permanente: l’attivazione della Banca Dati Nazionale Unica della documentazione antimafia e l’esercizio obbligatorio in forma associata delle funzioni comunali fondamentali. Presenti i rappresentanti delle Amministrazioni periferiche dello Stato e degli Enti locali.
Il Prefetto Valter Crudo ha presieduto, questa mattina, una riunione della Conferenza Provinciale Permanente avente all’ordine del giorno i seguenti argomenti:
– l’istituzione della Banca Dati Nazionale Unica della documentazione antimafia, prevista dal nuovo ”Codice Antimafia”, che dovrebbe essere pienamente operativa dal prossimo gennaio 2016;
– l’esercizio obbligatorio in forma associata delle funzioni fondamentali di 27 Comuni di questa provincia, tenuti a convenzionarsi o ad unirsi entro il 31 dicembre 2015, in adempimento degli obblighi normativi.
Il Prefetto ed i Dirigenti prefettizi responsabili della trattazione di ciascuna materia (Vice Prefetto Vicario Silvana D’Agostino, Nicolino Bonanni e Roberta Di Silvestro) hanno illustrato gli argomenti ed il relativo stato attuativo ai rappresentanti delle Amministrazioni statali e dei Comuni interessati, intervenuti nella circostanza, auspicandone la massima collaborazione per superare criticità attuative avvalendosi dell’apporto dell’Ufficio del Governo.
– Banca Dati Nazionale unica della documentazione Antimafia
La sua istituzione ed operatività sono tese all’accelerazione delle procedure di rilascio della documentazione antimafia ed al potenziamento dell’attività di prevenzione dei tentativi di infiltrazione mafiosa nell’attività d’impresa. A tale scopo sarà connessa ad altre banche-dati costituite presso il Ministero dell’Interno, la Direzione Investigativa Antimafia ed altri soggetti pubblici. In attesa della piena operatività della stessa, è già in funzionamento presso questa Prefettura, dallo scorso mese di giugno, il sistema informatizzato Si.Ce.Ant. (Sistema di Certificazione Antimafia) – una fase sperimentale di funzionamento della predetta banca dati – per l’emissione automatizzata delle “comunicazioni antimafia”, che attestano la sussistenza o meno di una delle cause di decadenza, di sospensione o di divieto di cui all’art. 67 del Codice Antimafia.
L’Ente richiedente (Enti pubblici ed Enti erogatori di pubblico servizio) potrà acquisire direttamente il citato documento, previo accreditamento alla piattaforma Si.Ce.Ant., da richiedersi all’indirizzo di posta certificata sicurezza.prefte@pec.interno.it .
– esercizio obbligatorio in forma associata delle funzioni comunali fondamentali
per assicurare il contenimento delle spese, l’attuale normativa prevede che “i Comuni con popolazione fino a 5000 ab. ovvero fino a 3000, se appartenenti o appartenuti a Comunità Montane, devono obbligatoriamente esercitare le funzioni fondamentali in forma associata, mediante unione o convenzione, escluse le sole funzioni di competenza statale e ferme restando talune funzioni regionali”.
Sono 27 i Comuni teramani che devono assolvere entro il 31.12.2015 (salvo ulteriore proroga) tale adempimento, pena l’esercizio del potere sostitutivo del Governo di cui all’art. 8 della legge n. 131/2003.
Il Prefetto Crudo – nel recepire quanto segnalato dai Sindaci e dai rappresentanti dei 27 Comuni interessati circa le difficolta attuative dell’adempimento di legge, che provvederà a segnalare alle competenti sedi ministeriali – ha offerto la più totale disponibilità della Prefettura per individuare percorsi attuativi nei termini prescritti. A tale scopo saranno finalizzati gli ulteriori incontri, da svolgersi nel mese di ottobre ed i gruppi di lavoro che opereranno per rimuovere criticità e cause ostative.
Teramo, 24 settembre 2015 L’ADDETTO STAMPA
Di Lorenzo
