USA. “Mamma” Rai se ci sei, batti un collegamento
Negli Stati Uniti noi paghiamo una bella sommetta per ricevere i programmi Rai.Be’,forse e’ meglio dire:alcuni programmi Rai,quelli che a
chi vive all’estero piacciono di meno.Lo sport e I vecchi film,ho sempre sostenuto ,dovrebbero essere in cima alla lista
dell’intrattenimento che mamma Rai dovrebbe offrirci. E invece no. Lunghe chiacchierate, soprattutto di politica, che alla
persona che vive lontano dall’Italia proprio non interessa. Lunghi racconti definiti storici per tentare di dimostrare che il fascismo rovino’ l’Italia, mentre il comunismo e’ li’, oggi come ieri,per riaggiustare le cose.
Poi arriva la partita tra l’Italia e un’altra nazione e a noi mamma Rai passa teche teche te’,che Iddio la perdoni!
Ieri Italia-Malta. Bene,i capoccia della Rai avranno pensato:scherziamo,bruciare tempo per una partit che la nazionale azzurra affrontera’ come puo’ affrontare una squadra di serie D. A New York abbiamo dovuto seguire la gara au un stazione
inglese I cui commenbtatoti si sono divertiti a dirne quattro alla squadra di Conte. Una volta un gruppo di italiani residenti in USA
si rivolse alla Rai chiedendo pdrerche’ non mandnao in oda le partite internaizonalei e la rispost a non si fece attendere”perche’ quelle partite costanlo tantissimo e noi possiamo permetterci di pagare soltanto la cifra prevista per la programmaizone sulla rete it alian. Ditemi voi se questo ha senso. La verita’ e’ Chiara:i capoccioni Rai non hano alcuna stima dell’italiano che vive all’estero
e quindi si comportano come a loro meglio grada.Dopotutto,il ventilato servizio pubblico non racchiude forse il detto “noi comandiamo e voi pubblico pagate per il servizio!”.
Benny Manocchia