Collezione Maramotti | nuove mostre Silent Sticks | Industriale immaginario

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Corin Sworn | Silent Sticks
Industriale immaginario

dal 4 ottobre 2015

Collezione Maramotti è lieta di annunciare due nuove mostre, Silent Sticks di Corin Sworn e la collettivaIndustriale immaginario, in apertura il 4 ottobre negli spazi della Collezione dedicati alle mostre temporanee.

Corin Sworn, vincitrice della quinta edizione del Max Mara Art Prize for Women, dopo la prima tappa londinese alla Whitechapel Gallery, presenta la grande installazione Silent Sticks alla Collezione Maramotti, di cui diverrà parte della collezione permanente.
In continuità con la sua ricerca artistica, che intreccia storia, memorie, frammenti di racconti veri o immaginati, Corin Sworn per questa nuova opera si ispira ai personaggi e ai racconti della Commedia dell’Arte, una forma teatrale basata sull’improvvisazione sviluppatasi in Italia nel XVI secolo e che ancora oggi continua ad avere importanza culturale.
L’opera è il risultato della residenza dell’artista in Italia nel 2014, durante la quale Sworn ha esplorato in profondità la cultura di Roma, Napoli e Venezia, studiando le opere teatrali tradizionali e incontrando attori ed esperti della Commedia dell’Arte.
Sworn è interessata al gioco dello scambio di identità e all’utilizzo frequente di questo artificio letterario delle produzioni teatrali della Commedia dell’Arte: i primi attori e i personaggi, con parvenze radicalmente diverse (una donna vestita da uomo, un padrone vestito da servo o un nobile con l’aspetto di un mendicante), giocavano con la percezione di rigidità legata al rango e allo status sociale e rappresentavano le ansie connesse all’instabilità che caratterizzava la società del tempo ammiccando alla libertà e alla mobilità sociale. Ispirato a questi temi, Silent Sticks riadatta la storia di un famoso caso di impostura del XVI secolo e si presenta come una scena teatrale con oggetti scenici, costumi, elementi sonori e video. In particolare i costumi, disegnati dall’artista che si è documentata su molteplici fonti storiche e iconografiche e ha tratto ispirazione dal testo Il teatro delle favole rappresentative di Flaminio Scala, sono stati realizzati a mano in collaborazione con un team di stilisti e artigiani Max Mara.

Scarica la cartella stampa di Silent Sticks

La mostra Industriale immaginario consta di opere della Collezione Maramotti dal 1958 al 2013, mai esposte in precedenza; alcune di queste appartengono al primo nucleo storico di acquisizioni della Collezione, altre sono acquisti recenti o commissioni.
Le opere sono state selezionate con l’obiettivo di esplorare ed esemplificare una parte della ricerca nell’arte contemporanea che si misura con l’impiego di materiali tipicamente industriali, col ri-uso di oggetti di matrice industriale decontestualizzati dalla loro funzione primaria, col confine liminale tra manufatto artigianale e prodotto industriale nel processo di realizzazione dell’opera.
Gli esiti formali, i codici linguistici e gli statement degli artisti sono molto articolati: dalla ricerca intimamente connessa alla definizione di memoria individuale e collettiva, alla riflessione di tipo politico e sociale sulla elaborazione e l’uso delle informazioni, dal ciclo di vita degli oggetti e della loro caducità, alla ricerca della rappresentazione della realtà e della sua percezione tra naturale e artificiale, per approdare, all’unisono, alla polisemia dell’opera.
In esposizione opere di: Vincenzo Agnetti, Elisabetta Benassi, Wim Delvoye, Lara Favaretto, Paolo Grassino, Gregory Green, Peter Halley, Kent Henricksen, Matthew Day Jackson, Kaarina Kaikkonen, Krištof Kintera, Annette Lemieux, Nuvolo, Carl Ostendarp, Laure Prouvost, Tom Sachs, Vincent Szarek, Andrea Zittel.