Alfred Jarry Archipelago: ’HA ’HA
un programma (patafisico) di performance, installazioni, incontri e proiezioni
con Julien Bismuth, Kasia Fudakowski, Petrit Halilaj, Pierre Huyghe e Luigi Presicce
A cura di Leonardo Bigazzi
7 – 10 Ottobre 2015
Museo Marino Marini, Institut français Firenze, Cinema Spazio Alfieri e altri luoghi
Il Museo Marino Marini, insieme all’Institut français di Firenze, presenta Alfred Jarry Archipelago: ’HA ’HA, un programma di performance, installazioni, incontri e proiezioni a cura di Leonardo Bigazzi con gli artisti Julien Bismuth, Kasia Fudakowski, Petrit Halilaj, Pierre Huyghe e Luigi Presicce. Il progetto, della durata di quattro giorni, dal 7 al 10 ottobre, si svolgerà in vari luoghi della città, dal Museo Marino Marini all’Institut français, al Cinema Spazio Alfieri, e altri luoghi ancora. È incluso in PIANO, piattaforma preparata per l’arte contemporanea, Francia-Italia 2014-2016, ed è realizzato nell’ambito dell’Estate Fiorentina 2015 organizzata dal Comune di Firenze.
Poeta, drammaturgo, disegnatore e punto di riferimento delle avanguardie storiche, Alfred Jarry (1873–1907) ha contribuito con la sua opera a scardinare vincoli e convenzioni artistiche e sociali a cavallo tra i due secoli, suscitando ammirazione in personalità come Guillaume Apollinaire, Antonin Artaud, André Breton, Pablo Picasso e Marcel Duchamp. Dopo oltre un secolo, la sua opera e le sue idee rappresentano ancora una fonte d’ispirazione per molti artisti contemporanei.
Dal personaggio di Ubu Re, simbolo degli aspetti più assurdi e grotteschi del potere, alla Patafisica, scienza delle soluzioni immaginarie e delle eccezioni, nell’opera di Jarry si ritrova il suo spirito proto-dadaista in cui la coesistenza degli opposti, rappresentati dall’espressione ‘HA ‘HA in Faustroll, annulla ogni separazione tra il serio e il comico, rimanendo tragica e burlesca allo stesso tempo. Il suo anticonformismo irriverente, espressione di un rifiuto delle norme e dei limiti che regolavano i canoni della vita borghese, ne ha caratterizzato non solo l’opera ma anche la vita.
Il progetto fiorentino è parte di un programma di ricerca più ampio, Alfred Jarry Archipelago, pensato come un’indagine approfondita delle tematiche presenti nell’opera dell’intellettuale francese che si ritrovano ancora oggi nelle opere di molti artisti contemporanei. Ideato e sviluppato da Alberto Salvadori e Leonardo Bigazzi con Keren Detton e Julie Pellegrin direttrici dei due centri d’arte francesi, Le Quartier (Quimper) e La Ferme du Buisson (Noisiel), Alfred Jarry Archipelago prevede oltre al programma a Firenze anche due mostre collettive organizzate dai partner francesi, e altri progetti espositivi associati tra cui la mostra di Guy de Cointet al M Museum Louvain (Belgio). Infine sarà prodotta un’importante pubblicazione nel 2016.
Gli artisti selezionati per Alfred Jarry Archipelago: ’HA ’HA sono accomunati da visioni estremamente soggettive di alcuni aspetti dell’eredità intellettuale di Alfred Jarry e molte delle opere e delle performance in programma sono prodotte dal Museo Marino Marini e presentate in anteprima. Seguendo lo spirito anarchico e irriverente dell’intellettuale francese, il progetto si sviluppa in maniera non lineare ed estemporanea superando i limiti dello spazio fisico del Museo Marini, occupando la Piazza, le strade limitrofe e altri luoghi della città come il Cinema Alfieri e l’Institut français di Firenze.
Il programma prevede infatti non solo appuntamenti giornalieri ma anche performance improvvisate e non annunciate, come quelle dell’artista Petrit Halilaj che durante i quattro giorni del programma deciderà quando e dove apparire indossando vari costumi da lui creati negli ultimi anni. All’ingresso del Museo sarà allestita anche una sua installazione sonora, dal titolo friends of birds, (2014-2015), per la quale l’artista ha chiesto ai suoi amici di registrare dei suoni come se volessero, e potessero, parlare con gli uccelli. Questi cinguettii, in un luogo di passaggio e di sosta del pubblico del Museo, generano un divertente gioco di sorprese e fraintendimenti, e allo stesso tempo ricreano temporaneamente il contesto dello studio dell’artista dove vivono liberi numerosi canarini.
L’artista francese Julien Bismuth invece ha lavorato direttamente sui testi di Jarry, creando dei poster da scansioni e fotografie delle pagine del libro Gesta e opinioni del Dottor Faustroll, Patafisico. I passi selezionati da Bismuth riportano tutti gli episodi in cui Bosse-de-Nage, la scimmia che accompagna Faustroll, esclama ’HA ’HA, le uniche parole che il babbuino è in grado di pronunciare. Nel corso del libro la continua ripetizione in ogni capitolo dell’espressione ‘HA ‘HA diventa una linea di riferimento per il lettore e uno strumento linguistico che in realtà nasconde molteplici significati simbolici. Queste immagini saranno esposte al Museo Marino Marini, all’Institut français di Firenze e in vari altri luoghi della città selezionati dall’artista. Essendo privi di qualsiasi riferimento alla mostra o al titolo del libro, questi poster acquistano una presenza enigmatica nello spazio pubblico dove solitamente siamo abituati ad avere tutte le informazioni necessarie per comprendere le immagini che ci circondano.
Il programma del 7 ottobre si apre con la performance notturna al Museo Marino Marini di Luigi Presicce, Il sogno della cascata di Costantino, prodotta per l’occasione e presentata in anteprima (dalle ore 21.00 alle 23.30, ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria). Presicce con le sue performance enigmatiche per uno spettatore alla volta (accompagnato) crea dei veri e propri tableaux vivants ricchi di riferimenti simbolici ed esoterici. La performance continua il ciclo iniziato dall’artista nel 2012 de Le storie della vera Croce, tratte dalla Leggenda Aurea di Jacopo da Varagine (1228-1298). Qui l’iconografia dell’affresco di Piero della Francesca ad Arezzo, Il sogno di Costantino, si unisce a una delle opere più enigmatiche di Marcel Duchamp, Étant donnés.
Il giorno successivo, giovedì 8 ottobre alle ore 18.00, sarà presentata per la prima volta in un’istituzione italiana la performance dell’artista britannica Kasia Fudakowski, Did I ever really have a chance?anch’essa prodotta dal Museo Marino Marini. Sempre sospese tra il comico, l’assurdo e il tragico, le performance di Kasia Fudakowski rimettono continuamente in discussione il ruolo dell’artista criticando con sottile ironia i formati e gli stereotipi del mondo dell’arte contemporanea.
Il 9 ottobre alle ore 21.00 sarà invece presentato al cinema Spazio Alfieri il film The Host and The Cloud, capolavoro di Pierre Huyghe, tra i più importanti artisti contemporanei. Ambientato al Musée des Arts et Traditions Populaires di Parigi, oggi chiuso, il film si presenta come un racconto estremamente complesso, ipnotico e onirico di un esperimento realmente accaduto in cui i protagonisti sono le guardie del Museo e alcuni attori impegnati in una serie di azioni e rituali eterogenei e apparentemente privi di senso. Nella colonna sonora del film si riconoscono le musiche di Debussy, Pierino e il lupo di Prokof’ev e campionature prese da Mulholland Drive di David Lynch. Il film è presentato in collaborazione con Lo schermo dell’arte Film Festival.
Sabato 10 ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo, il progetto prevede infine una collaborazione con il Festival SONIC SOMATIC che presenterà al Museo Marini una seduta di ascolto collettivo di Helicotrema curata dal critico, curatore e storico del radiodramma Rodolfo Sacchettini. Un percorso auditivo ispirato ad Alfred Jarry, in cui si alternano opere sonore, audiodrammi, audioteatro, radiodocumentari e paesaggi sonori. La serata si chiude alle 22.00 con la presentazione in anteprima italiana della performance multimediale Expanding Illuminance (€ 10, biglietto acquistabile in prevendita) di Thomas Köner (Germania, 1965). Prodotto da Les Rencontres Internationales Paris in collaborazione con la Gaîté Lyrique (Parigi), Expanding Illuminance è un viaggio ipnotico tra due visioni del futuro e due utopie realizzato a partire dalle suggestioni e dai temi di due classici della sci-fiction: Metropolis di Fritz Lang (1927) e il film culto degli anni ’80 Tron di Steven Lisberger (1982).
Alfred Jarry Archipelago si inserisce nell’ambito di PIANO, piattaforma preparata per l’arte contemporanea, Francia-Italia 2014-2016, concepita da d.c.a / association française de développement des centres d’art, in partnership con l’Institut français d’Italie, l’Ambasciata di Francia in Italia e l’Institut français, con il sostegno del Ministère des Affaires étrangères et du Développement international, del Ministère de la Culture et de la Communication e della Fondazione Nuovi Mecenati.
Il progetto è realizzato nell’ambito dell’Estate Fiorentina 2015 organizzata dal Comune di Firenze e riceve inoltre il sostegno della Regione Toscana. |