Milano, 2 Ottobre 2015- Un’esperienza senz’altro eccezionale quella vissuta dalla giornalista ed esperta di relazioni pubbliche, l’abruzzese Edda Migliori che dal 27 al 29 ottobre ha avuto la possibilità insieme al marito Gabriele Salini, anch’esso giornalista, di visitare oltre 70 padiglioni dell’EXPO MILANO 2015. Una quantità davvero fuori dalla norma quella totalizzata dai due giornalisti considerata la breve permanenza all’interno del sito espositivo.
Tre giornate intense in cui i due hanno ottimizzato al meglio il tempo a disposizione visitando moltissimi padiglioni e allo stesso tempo privilegiando la qualità della tipologia di visita: in alcuni casi hanno avuto anche a disposizione una guida personale che ha illustrato tutto il percorso.
“Sto preparando del materiale in cui racconterò l’esperienza non solo dal mio punto di vista, che è stato senz’altro privilegiato, ma anche da quello di diverse persone ascoltate durante la mia visita all’EXPO. E’ stata un’immersione totale in un mondo di profumi, colori, sapori, suoni alcune volte sconosciuti altre ben identificabili in reminescenze di viaggi passati. Un’esperienza che abbiamo vissuto a pieno, senza risparmiarci, buttandoci a capofitto in assaggi, visite ai padiglioni, musica, balli e spettacoli- spiega emozionata Edda Migliori continuando- Avevo raccolto molte testimonianze prima della mia partenza ed i racconti erano stati discordanti: c’era chi ne parlava in termini entusiastici ma anche chi lamentava le lunghe code e l’aspetto virtuale dell’esposizione. Credo che l’apprezzamento o meno per l’EXPO derivi dalle aspettative con cui ci si approccia; in ogni caso penso che possa essere qualcosa di memorabile e che arricchisca il bagaglio di ognuno. La mia, come dicevo, è stata un’esperienza privilegiata poiché con il pass da giornalista sono riuscita ad entrare in tutti i padiglioni senza dover fare coda ma seguendo le varie procedure di accesso per la stampa (differenti a seconda del padiglione). Mi sono resa conto di aver compiuto un’impresa “eccezionale” quando ad ogni timbro di fine visita dei vari padiglioni, suscitavo crescente curiosità negli addetti che in alcuni casi hanno chiamato anche i propri colleghi per mostrare l’alto numero di timbri collezionati. Difficile dire quale sia stato il padiglione che ho amato maggiormente, sicuramente quelli che non dimenticherò mai sono quello degli Emirati Arabi per la suggestione e le forti emozioni evocate, quello Giapponese per la spettacolarità, quello Nepalese per l’ambientazione e la pace, quelli Tedesco e Brasiliano per il divertimento ma anche quello Svizzero e Sud Coreano per la modalità forte e diretta di trasmettere il messaggio. Il mio consiglio naturalmente è quello di visitare, anche per un solo giorno l’EXPO poiché rappresenta un’occasione unica ed irripetibile per scoprire nuove culture e nazioni”.