Questione balneare, Monticelli a Rimini in difesa delle 30mila imprese italiane

 

 

Il presidente della Commissione Affari Europei all’assemblea nazionale

della Cna Balneatori per discutere la via del ‘doppio binario’

 

 

Si terrà venerdì 9 ottobre, in occasione del Sun 2015 in programma a Rimini, l’assemblea nazionale della Cna Balneatori dedicata all’annosa questione balneare italiana legata alla direttiva Bolkestein. 

 

L’appuntamento è alle ore 10.00 presso la Sala Neri 2, nella quale si svolgerà il dibattito dal titolo “Turismo, un’estate da record: economia costiera e occupazione in crescita. Adesso necessario puntare sulla destagionalizzazione”. Seguiranno i lavori dell’assemblea nazionale intitolata “Questione balneare: affermare il diritto a esistere di 30mila imprese italiane”.

 

All’incontro parteciperà, tra gli altri, il presidente della Commissione Affari Europei della Regione Abruzzo Luciano Monticelli, già formalmente incaricato dal presidente Luciano D’Alfonso di rappresentare le peculiarità del demanio marittimo abruzzese ai tavoli di confronto attivati per la ricerca di una risoluzione al problema e di collaborare nell’ideare proposte solutorie tenendo conto delle specificità regionale e italiana.

 

“Oggetto dell’incontro – spiega meglio in merito lo stesso Monticelli – sono le difficoltà in cui versano le imprese italiane che si trovano oggi a dover fare i conti con le conseguenze derivanti dall’applicazione di questa direttiva europea. Il rischio concreto è quello di preferire una direzione che sbarrerà purtroppo la strada a oltre 30mila imprese, che ad oggi costituiscono una tipicità tutta italiana”.

 

Il riferimento è all’impossibilità, dettata dalla direttiva in questione, di rinnovo automatico delle concessioni balneari in scadenza: per abbattere le barriere economiche e strutturali che non consentono la piena libertà di circolazione e la completa libertà di stabilimento, occorrerà infatti emanare un apposito bando senza la previsione di punteggi aggiuntivi per coloro i quali hanno gestito finora le strutture.

 

“L’auspicio – continua il presidente – è che anche l’Europa alla fine scelga quanto già approvato dalla mia Commissione con la via del ‘doppio binario’, una soluzione a nostro giudizio equilibrata, un’alternativa in cui una libera concorrenza e un mercato aperto possono convivere con la realtà economica e sociale nostrana”.

 

La proposta è, infatti, quella di creare, da una parte, bandi sulle nuove concessioni demaniali marittime che prevedano però delle proroghe e definire, dall’altra, un lasso di tempo congruo agli esercenti per continuare a esercitare la loro attività.

 

“La concorrenza – precisa Monticelli – è certo fondamentale, ma non è e non può essere l’unico valore che ci si propone. Questo è un patrimonio della tradizione italiana che non può e non deve essere disperso, soprattutto a causa dell’applicazione di una disciplina che non fornisce alcuna garanzia su quale sarà il futuro dell’attività balneare e su quali saranno le garanzie per la tutela del bene demaniale”.

 

In quest’ottica, il presidente della Commissione Affari Europei presenzierà anche all’incontro, anch’esso in programma nella giornata di venerdì 9 ottobre, organizzato dalla EFEBE, la Federazione Europea delle Imprese Balneari, che, proprio alla luce della direttiva Bolkestein e delle ricadute che questa provocherà sulle imprese balneari, terrà un momento di confronto in merito.