La conferenza è stata coordinata da Alberto Zuliani, presidente di Una breccia nel muro, che ha sottolineato: “La campagna intende sensibilizzare e informare l’opinione pubblica su una malattia poco conosciuta e molto diffusa che ha un impatto rilevante sulle famiglie. Una diagnosi precoce, anche prima dei 18 mesi di vita, e un trattamento immediato possono cambiare la vita di un bambino e recuperarlo a un vivere sociale dal quale sarebbe altrimenti escluso. Per questo, insieme alle piante di peperoncino, distribuiamo in 400 città, un volantino che, attraverso fumetti, illustra i segnali più frequenti nei bambini autistici che consigliano di rivolgersi a uno specialista.
Si è discusso della necessità di informare adeguatamente le famiglie e i pediatri sui disturbi dello spettro autistico.
Fabrizio Mora, Responsabile per il Centro Italia di Veneto Banca: “Veneto Banca anche quest’anno sostiene volentieri questa iniziativa che permette, attraverso le nostre 500 filiali, di raggiungere tutto il paese, anche le piccole realtà locali grazie alle filiali di banca Apulia.
Questa iniziativa, giunta alla sua quarta edizione, è senza dubbio uno dei migliori esempi di attenzione concreta al territorio e al tessuto sociale, nonché di gioco di squadra tra tanti soggetti per una no- bile causa. Con una piccola buona azione possiamo evitare che chi ha bisogno di assistenza rischi di scivolare nell’indifferenza, anche delle istituzioni. Non mi sembra poca cosa”.
Stefano Vicari, primario di neuropsichiatra dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù ritiene che sia “grazie all’attività di associazioni come Una breccia nel muro che finalmente si accendono i riflettori sull’autismo che è la prima causa di invalidità al mondo in età infantile ; più dell’1%) e che, come di- sturbo cronico, prevede trattamenti molto costosi. Questa sarà l’emergenza vera dei prossimi anni. Sono molti i trattamenti non basati sull’evidenza riconosciuti, purtroppo, dal Ssn, mentre quelli basati sull’evidenza scientifica non ricevono alcun sostegno, portando a uno sperpero delle risorse.”
All’incontro hanno portato i loro saluti l’assessore alla qualità della vita di Roma Capitale, Luigina Di Liegro, che si è complimentata per il lavoro svolto dall’Associazione, e il direttore delle politiche socia- li della Regione Lazio, Nereo Zamaro.
Marco Sabatini Scalmati, giornalista e padre Matteo, un bambino autistico di 8 anni, ha portato la sua esperienza, raccontando che una diagnosi specifica su questo disturbo non avviene, come dovrebbe essere, nei primissimi anni di vita (per Matteo, per esempio, è arrivata dopo i 5 anni e mezzo). Fino ad allora le famiglie sono generalmente lasciate da sole e si affidano spesso al passaparola. Anche dal punto di vista terapeutico, gli approcci suggeriti sono la logopedia e la psicomotricità, che non sono risolutive da sole nell’affrontare il disturbo. Dopo aver sentito vari pareri abbiamo scelto la terapia ABA e il centro Una breccia nel muro. Il percorso iniziato con loro ha dato a Matteo da subito impor- tanti miglioramenti e ormai siamo al terzo anno.