Tancredi (NCD-AP) risponde al Rettore D’Amico: la “deteramanizzazione” della Facoltà di giurisprudenza non è una soluzione.

Teramo 10 ottobre 2015

 

 

 

“Apprendo sconcertato della volontà espressa dal Rettore dell’Università di Teramo di privare il capoluogo teramano del suo fiore all’occhiello, aprendo una succursale della facoltà di Giurisprudenza a Pescara” – dichiara l’On. Paolo Tancredi (NCD-AP).

Il parlamentare continua:  “D’Amico lamenta il mancato supporto al rilancio dell’attività dell’Ateneo da parte dell’amministrazione comunale, la mancanza di collegamenti con la sede della facoltà di veterinaria, dimenticando forse che molte responsabilità sono in capo all’attuale governo regionale, come nel caso del taglio del chilometraggio per il TPL che impedisce l’inserimento sul piano del trasporto pubblico del polo di Piano d’Accio . Non si può sostenere che la soluzione alle difficoltà dell’ateneo sia la “deteramanizzazione” dell’attività didattica, piuttosto occorre lavorare duro per migliorare l’offerta formativa e rendere più competitiva la nostra università.”

“Mi auguro – conclude il deputato – che le parole del Rettore volessero essere soltanto uno stimolo a fare di più rivolto a tutti gli Enti coinvolti ad ogni livello nella questione del rilancio del polo universitario, Regione in primis, e non una semplice ripicca nei confronti di un’amministrazione comunale già alle prese con una pesante spending review.