Dichiarazione di Vincenzo Di Nanna (segretario di Amnistia, Giustizia e Libertà Abruzzi)
“Se le ruspe d’oro contro i Rom costano in media 75.000 euro a sgombero senza risolvere niente, non vogliamo sapere quanto costerebbero quelle contro i centri sociali”. Così l’avv. Vincenzo Di Nanna, segretario di Amnistia, Giustizia e Libertà Abruzzi, ha commentato le dichiarazioni di Matteo Salvini (Lega Nord), il quale ha promesso che utilizzerà le ruspe prima per i campi nomadi, poi per i centri sociali. Di Nanna, che ha curato la denuncia contro il Comune di Roma depositata da Marco Pannella al p.m. Giuseppe Pignatone, aveva presentato a Salvini il “conto delle ruspe d’oro”, pari a 2 milioni e 250 euro in un anno solo nella Capitale.
“Le indagini del processo ‘Mafia Capitale’ hanno mostrato come le ruspe contro i campi nomadi e quelle contro i centri sociali fossero unite solo da tre elementi: violazioni dei diritti umani fondamentali, sperpero non risolutivo di danaro pubblico e, soprattutto, corruzione ai massimi livelli. Se è questo il sistema che la Lega oggi intende incentivare, si rende degna erede di quella Lega che ha cristallizzato il sistema-campi con la ‘emergenza nomadi’ cara all’ex ministro Roberto Maroni, senza la quale Mafia Capitale sarebbe stata impossibile. Gli sgomberi degli insediamenti dei Rom erano finalizzati a una logica di spartizione del denaro pubblico, spostando di fatto le comunità accampate su terreni dove non fruttavano alcunché nei terreni dove fruttavano invece milioni alla malavita in combutta con gli amministratori corrotti”, ha spiegato l’avvocato. “Ma abbiamo visto come anche dietro gli sgomberi dei centri sociali (vedi l’Angelo Mai, sempre nella Capitale) vi fossero movimenti poco chiari: certo è che i cittadini italiani hanno già pagato abbastanza le ruspe d’oro tanto care a Salvini ottenendo solo di essere presi in giro, e sarebbe ora di sollevarli da questo onere inutile e dannoso”.
“Per quanto riguarda il superamento dei campi nomadi, infatti, ci sono a disposizione quasi 40 miliardi di euro dell’Unione Europea, di cui però le Regioni italiane interessate non hanno mai fatto richiesta; mentre si giocava sulla pelle dei contribuenti e dei senzatetto con le ruspe d’oro e la politica dei campi (le une funzionali agli altri), le amministrazioni si sono ben guardate dall’avviare le procedure di trasparenza necessarie a ottenere i fondi strutturali. Roma ha continuato invece a spendere circa venti milioni di euro l’anno per i motivi che ormai tutti conoscono, violando i diritti umani per tenere in piedi un sistema di corruzione, come rileva la denuncia di Marco Pannella. Sembra però che alla Lega Nord, che con tanta disinvoltura ha elargito all’ex sindaco Alemanno (ora rinviato a giudizio per ‘Mafia Capitale’) la bellezza di trenta milioni di euro per i campi nomadi e le ruspe, la situazione piaccia così com’è, tanto da voler estendere il costoso e inutile metodo della violenza anche ai centri sociali. Possiamo allora aspettarci che se Salvini andrà al governo, oltre al mantenimento della ‘Campi nomadi s.p.a.’, dovremo mantenere a spese nostre anche la ‘Centri sociali s.p.a.’”, ha concluso Di Nanna.