Giulianova, In rilievo

Giulianova. Famiglia con tre figli, dei quali uno disabile, sotto sfratto. Il Comune trova la soluzione.

Era uno dei casi più delicati. Una famiglia formata da sei persone, moglie,
marito, un anziano e tre bambini, dei quali uno disabile, rischiava di
finire sulla strada. E sino a due giorni fa erano risultati vani i

tentativi da parte del sindaco Francesco Mastromauro e della vicesindaco
Nausicaa Cameli, supportati dal dirigente Andrea Sisino e dall’Ufficio
politiche della casa del Comune, di reperire un alloggio, in quanto
l’Amministrazione comunale da tempo non ha più disponibilità di case
popolari.
“Le abbiamo davvero tentate tutte per sistemare quella famiglia”,
dichiarano sindaco e vicesindaco. “E tuttavia ogni soluzione, e non per
nostro demerito, si è rivelata impraticabile. Ma grazie anche
all’avviso pubblico uscito due settimane fa, finalizzato a reperire
presso privati altrettanti alloggi per fronteggiare l’emergenza
abitativa, siamo finalmente riusciti a risolvere il problema. Ed infatti
lo scorso 3 novembre, con la nostra mediazione, è stato sottoscritto il
contratto tra la famiglia e il proprietario dell’alloggio che ha
aderito all’avviso pubblico. Come Amministrazione provvederemo a
pagare metà dell’affitto attingendo al Fondo di solidarietà sociale
creato tagliando del 50% le indennità spettanti per legge a sindaco,
assessori e presidente del Consiglio comunale. Insomma, soldi che, come
stabilito nel programma elettorale del 2014, noi amministratori mettiamo a
disposizione, dimezzando appunto le nostre indennità, per venire incontro
al grande disagio economico e sociale che Giulianova sta vivendo ormai da
diversi anni. E ci stupisce che questo esempio di reale solidarietà e
responsabilità venga seguito da pochissimi. Naturalmente va precisato
che non si tratta di interventi a pioggia. Ogni singola richiesta viene
infatti attentamente vagliata dagli uffici, che approntano poi minuziose
relazioni sia sulla situazione economico-sociale dei richiedenti, sia
verificando la sussistenza dei requisiti e la reale condizione di
bisogno”.

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