INTERROGAZIONE SUI FONDI MIUR, E LA GIUNTA SI GIUSTIFICA ANCORA

 

 

“Una regione autoreferenziale, non attenta ai bisogni della collettività che dimostra un’incapacità strutturale nella programmazione degli interventi  e che procura all’Abruzzo l’ennesima brutta figura” con queste parole il consigliere Gianluca Ranieri commenta la mancata risposta del Presidente D’Alfonso all’interrogazione sul Campus Valle del Giovenco che si conferma una vera gatta da pelare per la Giunta Regionale. Dopo aver rinviato l’interrogazione lo scorso consiglio con motivazioni non troppo chiare, anche oggi il Presidente D’Alfonso non ha voluto  rispondere ai dubbi sollevati dal M5S sull’utilizzo dei quasi 10 milioni erogati dal MIUR per la realizzazione di strutture scolastiche nel territorio regionale. A detta del Presidente le risposte non arrivano  perché il Ministero sta effettuando verifiche sui 5 progetti presentati,  perché non rispondenti ai criteri stabiliti dello stesso per l’erogazione.

Ma quali sono le obiezioni del M5S?

In primo luogo una questione di Trasparenza. C’è da chiedersi come mai per l’Abruzzo siano arrivati solo 5 progetti a richiesta di questo finanziamento. Probabilmente per la scelta della Giunta di non adempiere alle richieste attività di coinvolgimento degli Enti Locali, come suggerito  dal Miur. Inoltre dallo studio delle carte risulta che i fondi a disposizione non permetterebbero la realizzazione dei progetti presentati, ma anche su questo la Giunta non risponde.

La lontananza dalle necessità dei cittadini. Infatti il Governo regionale dimostra di essere assolutamente lontano dalle esigenze della popolazione. Non a caso i progetti presentati in ogni territorio hanno sviluppato un malcontento tra i gli abruzzesi, come accaduto a Pescara nella famigerata situazione dell’Istituto alberghiero o nella Valle del Giovenco che ha mosso gli animi contrari dei 10 comuni montani coinvolti, visto che comporterebbe la mobilità di oltre il 90% della popolazione scolastica.

“La Giunta dimostra di non essere in grado di Governare gestendo male quei pochi fondi che arrivano dal Ministero, prendendo richiami su richiami per progetti autoreferenziali, liquidati senza ascoltare i portatori di interesse e senza valutare davvero i disagi che tali provvedimenti porterebbero sulla quotidianità degli abruzzesi.”

“Questi fondi” conclude Ranieri “non puntano a realizzare una struttura effettivamente innovativa e nell’interesse degli studenti. Ma si preferisce frazionare l’esiguo fondo messo a disposizione, per finanziare (male) più interventi forse” incalza il consigliere “ allo scopo esclusivamente di propaganda politica, che alla fattiva realizzazione di un progetto valido che non dovrebbe contemplare un così palese spreco di risorse”.