M55:
E’ arrivato il parere negativo da parte della Soprintendenza al progetto del “Ponte del Cielo” ed ora gli uffici comunali, che hanno curato la pratica dell’autorizzazione paesaggistica all’opera tanto cara al Governatore D’Alfonso, hanno comunicato al Settore Lavori Pubblici il preavviso di diniego che tra 10 giorni potrà diventare diniego a tutti gli effetti, con conseguente stop definitivo dell’iter di approvazione dell’opera.
Il motivo è chiaro: la legge di tutela ambientale e il piano demaniale marittimo prescrivono che non possa essere compromessa la visuale del mare nella zona di piazza Primo maggio.
Il Movimento 5 Stelle, dal primo momento, ha segnalato a Luciano Presidente, proprio durante la presentazione del progetto in Sala consiliare, che il Piano demaniale prescriveva la salvaguardia della “visuale libera” del mare nella zona di piazza Primo Maggio e che tale norma non poteva essere aggirata.
Abbiamo sostenuto l’incompatibilità di questo progetto con l’area circostante e la violazione delle norme del piano demaniale comunale, abbiamo presentato interrogazioni urgenti e chiamato dirigenti comunali a riferire presso le commissioni di vigilanza, li abbiamo attaccati, spalle al muro, sottolineando, senza mezzi termini, che questo progetto rappresenta una variante al Piano regolatore e come tale deve approdare in Consiglio comunale, con tutti i pareri degli Enti coinvolti e previa verifica di valutazione ambientale strategica.
Siamo stati e saremo (se ancora ce ne sarà bisogno) pronti a tutto per impedire che quest’opera rappresenti l’ennesimo sperpero di pubblico denaro per la costruzione di un trofeo elettorale, con cui appagare l’ego di pochi a danno di tutti.
La nostra città ha altre priorità ed ha espresso con sarcasmo e scetticismo la propria contrarietà. I maggiori responsabili di un simile fallimento sono proprio gli amministratori comunali, piegati alle volontà del Governatore D’Alfonso, che continuano a fungere da passacarte del presidente della Regione, invece di porre loro le priorità di cui la città ha bisogno. Alessandrini e D’Alfonso scendano dal cielo e tornino con i piedi per terra: il loro ponte non si farà.