8.000 VISUALIZZAZIONI A VIDEO XVI CONVEGNO. “LÌ MOLTE RISPOSTE”. IL 14
NOVEMBRE ANCHE OPEN DAY SCUOLA
Roma, 6 novembre – Il processo diagnostico nell’infanzia è un atto
complesso che richiede la valutazione di un’équipe multidisciplinare e un
investimento temporale da parte degli specialisti. Lo ha ribadito
l’Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO), che sul tema ha dedicato il XVI
convegno nazionale su ‘Il processo diagnostico nell’infanzia. Cosa e come
valutare clinicamente sintomi e comportamenti del bambino’.
Qual è invece la situazione clinica e scientifica in Italia? “Molto fluida,
ci sono specialisti accurati ma anche altri con tempistiche più ridotte e
procedure perlopiù descrittive, che hanno causato una moltiplicazione di
diagnosi poco attente alle storie dei bambini”, fa sapere Federico Bianchi
di Castelbianco, psicoterapeuta dell’età evolutiva e direttore dell’IdO.
Il disagio è stato “avvertito anche dagli operatori del settore- precisa
lo psicoterapeuta- altrimenti non si spiegherebbe il boom di accessi alla
nostra diretta streaming, che ancora non si arresta. Infatti alle 40.000
connessioni alla diretta, si sono aggiunte negli ultimi 10 giorni altre
8.000 visualizzazioni ai video del convegno sul nostro sito
www.ortofonologia.it”.
Gli utenti stanno inviando moltissime domande per esprimere le loro
innumerevoli perplessità sull’argomento. Cosa chiedono gli operatori?
“Vogliono sapere come fare per dedicare realmente questo tempo alla
diagnosi- spiega il direttore dell’IdO- e cosa fare per quei bambini
valutati in soli 15 minuti, come spesso accade nelle Asl. Ci chiedono se
sarà possibile rivedere siffatte diagnosi o se si farà finta di niente”.
E i genitori? “In molti mettono in dubbio le etichette attribuite ai loro
figli per mezzo di test – per i quali ora c’è una maggiore prudenza
nell’uso – che abbassano la soglia della diagnosi- afferma lo
psicoterapeuta- si pensi che alcuni di loro hanno lamentato di avere un
figlio certificato come dislessico o iperattivo quando in realtà era
plusdotato”.
Ultimamente sono state introdotte altre problematiche? “Si- risponde-
parliamo dei disturbi di regolazione e della funzione esecutiva.
Sull’argomento alcuni specialisti domandano se si tratti di situazioni
funzionali, e quindi recuperabili, oppure se rappresentino un deficit
neurologico. Oggi più che mai è diventato chiaro che la formazione è il
tema dirimente- sottolinea l’esperto- unitamente alla necessità di
mantenere aperto il dibattito sui processi di revisione delle
classificazioni diagnostiche, poiché la ricerca va avanti. In ogni caso,
molte risposte alle domande di specialisti, operatori e genitori sono
contenute nei video degli interventi del convegno dell’IdO
(http://www.ortofonologia.it/?do=115#video). La diagnosi è un problema
nazionale- conclude Castelbianco- e noi tutti dobbiamo farcene carico per
entrare in contatto con la reale vita dei bambini, che sono il nostro
futuro”.
Nel frattempo, puntando sulla formazione, l’IdO promuove un open day
della sua Scuola di specializzazione in Psicoterapia psicodinamica
dell’età evolutiva il 14 novembre a Roma, dalle 9.30 alle 12.30, in
via Alessandria 128/b. In considerazione del numero limitato dei posti,
per partecipare è necessaria l’iscrizione scrivendo a
segr.alessandria@ortofonologia.it.