Il giorno
20 Novembre 2015 alle ore 18.00 il
Salotto Culturale Pharos (Corso Cerulli 27 Teramo) riprende le attività culturali ed espositive con la mostra
“La Via della Luce: San Francesco Il Cantico delle Creature” di
Norma Carrelli.
“(…) Si dice che l’artista e l’uomo sono due facce di una medaglia, ma così si afferma che questi due aspetti sono contrapposti. In qualche caso è vero, ma in Norma ciò non avviene. Se vi sono le due facce, la medaglia è di cristallo: è trasparente in modo che i due conii possano vedersi sovrapposti.
L’impegno culturale, sociale, umanitario della persona non è diverso, né tanto meno contrapposto da quello dell’artista, così l’amore per “l’altro da sé”, sia esso “persona” o “natura”, si trasfonde dall’artista alla persona.
Queste piccole cose ribadiscono chiaramente, tra l’altro, che l’impegno di una persona non si misura a palmi, ma con la profondità dell’impegno, e soprattutto con la coerenza e la verità, quella che sgorga dalla ricerca interiore.” (Giovanni Corrieri)
La Via della Luce La Via della Lucedi Norma Carrelli di Norma Carrelli di Norma Carrelli “Prendete una buona porzione di azzurro, di quello terso e trasparente di un mattino di primavera, un bel po’ di giallo solare, quello delle margherite e delle fresie, e pure il giallo intenso delle messi e dei girasoli, indi aggiungete il verde smeraldino delle erbe di montagna, il grigio chiaro dei cirri vaporosi o delle brume mattinali addensate ancora al primo sole nelle nostre valli: fate agitare il tutto da un alito di vento o da una brezza lieve, quella che sfarfalla le foglie dei platani senza farle cadere, o che produce quella musica silenziosa che riecheggia tra i monti e le colline variopinte d’ocra e che poche orecchie sanno udire. Mescolate, quindi, con un morbido pennello e servite su una tela immacolata. Come tocco finale metteteci di contorno la pace, l’amore, e la serenità. Questa la pittura di Norma, sia che si sgomitoli su grandi superfici, sia che si ricami in minuscoli cartoncini, tirati su in una punta di pennello con una certosina dovizia di particolari, senza l’ansia della fretta. Questo è il suo spazio, il suo tempo, la sua visione della vita e del mondo: tutti sono tutto, ivi non esiste il male e l’egoismo. Si dice che l’artista e l’uomo sono due facce di una medaglia, ma così si afferma che questi due aspetti sono contrapposti. In qualche caso è vero, ma in Norma ciò non avviene. Se vi sono le due facce, la medaglia è di cristallo: è trasparente in modo che i due conii possano vedersi sovrapposti. L’impegno culturale, sociale, umanitario della persona non è diverso, né tanto meno contrapposto da quello dell’artista, così l’amore per “l’altro da sé”, sia esso “persona” o “natura”, si trasfonde dall’artista alla persona. Queste piccole cose ribadiscono chiaramente, tra l’altro, che l’impegno di una persona non si misura a palmi, ma con la profondità dell’impegno, e soprattutto con la coerenza e la verità, quella che sgorga dalla ricerca interiore.” Giovanni Corrieri
