USA. Basta poco per vincere
Guardi a destra,guardi a sinistra e vedi un grigio buio che si spera diventera’
leggermente piu’ roseo quando la campagna per diventare Potus (president of the united states)entrera’ nel vivo della lotta.
Un ex hippie,diventato senatore del Vermont,quel Sanders che si e’
apertamente dichiarato socialista;un riccone che vuole cambiare l’America in uno scrigno per nazionalisti-ricchissimi-indipendenti-dal-resto-del-
mondo;una donna,la Clinton, che intende mettere in pratica il nuovo motto di tanti americani:se abbiamo avuto un negro ora possiamo avere una donna alla Casa Bianca.
C’e’ ancora tempo per vedere carne sulla brace,questa e’ una nazione vasta,con 310 milioni di abitanti che per la maggior parte se ne frega della politica.Allora occorre iniziare molto tempo prima delle elezioni per “svegliare gli apatici”. insegnare gli “ignoranti”,convincere che occorre la persona “giusta” per tenere in vita “il colosso statunitense”.E sono in molti a credere in questo brodino politico nauseante.Sono soprattutto gli avvocati che finiscono alla Camera,al Senato,nei posti piu’ vicini al presidente; sono sempre gli avvocati che corrono verso quella poltrona.Mi disse tempo fa un noto filosofo inglese che risiede in America da 40 anni:”Vedi,gli avvocati in America intascano annualmente circa 400-600 mila dollari,se sono bravi.Casi rari,in casi estremi,quando guadagnano un milione o poco piu’.In politica sicuramente,se sono sempre bravi,faranno soldoni,come senatori ma soprattutto come presidenti.Certo non con i 400 mila dollari annuali del presidente.Io parlo di libri,interviste pagatissime,pubblicita’ velate su certi prodotti ecc.Eccoti allora
5/6 milioni l’anno”.
Cos’altro si puo’ aggiungere a tutto questo?
Benny Manocchia