Si avvia a risoluzione il caso denunciato da Monticelli,
grazie all’intervento di D’Alfonso
La sospensione del servizio di Endocrinologia presso l’Ospedale “San Liberatore” di Atri, un servizio di eccellenza che attira in maggioranza pazienti provenienti da fuori Regione, sembra definitivamente scongiurata. A risolvere l’impasse denunciata pochi giorni fa dall’Associazione Abruzzese Volontari Endocrinopatici Domenico Di Marcello un recente provvedimento firmato dal Governatore D’Alfonso, che sblocca le assunzioni di personale a tempo determinato.
«Il decreto emanato da D’Alfonso, seppur tardivo, è un’ottima notizia», commenta il Consigliere democratico Luciano Monticelli. «Evidentemente prendere posizioni, anche forti, per denunciare i disservizi che i cittadini abruzzesi patiscono tutti i giorni, può far risultare antipatici, ma serve. Il Direttore Generale Fagnano mi ha confermato che a trarre giovamento dalla novità normativa non saranno solo i pazienti oncologici di Teramo, che erano stati recentemente vittima di gravissimi disservizi, ma anche quelli che fanno riferimento al reparto endocrinologico atriano guidato dal Dott. Raggiunti. Ringrazio il Governatore che, in questa occasione, ha capito al volo l’insostenibilità della situazione e il vantaggio anche economico che avrebbe portato il ripristino del servizio».
«Gli interventi a basso costo che possono essere attuati sono tanti», continua Monticelli. «Chi vive sul territorio, si confronta con i cittadini e parla con gli operatori del settore se ne rende conto facilmente. Oggi ho chiesto aggiornamenti sull’iter di riattivazione della gamma-camera, su cui D’Alfonso e Fagnano si erano impegnati a settembre, e ho sollecitato il rapido ripristino del servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC): due provvedimenti di buon senso che consentirebbero di abbattere le liste di attesa e risparmiare ingenti somme di denaro attualmente in uscita verso le cliniche private. Spero di poter dare presto altre buone notizie ai cittadini abruzzesi, ad esempio sulla questione dei Punti Nascita: insieme a due Parlamentari e ad altri cinque Consiglieri, sono ancora in attesa di un incontro per valutare insieme le nuove prospettive aperte dal Decreto Lorenzin dell’11 novembre».