Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale di Roseto, evidentemente per la fretta di andare a dormire invece di restare al proprio posto ed impegnarsi a trovare soluzioni ad alcuni problemi della città, i consiglieri del PD e degli altri gruppetti di opposizione, prima di abbandonare l’aula per l’ennesima volta, non sono riusciti neanche a fare bene i conti per verificare se il Consiglio avesse il numero legale per poter deliberare. Eppure bastava contare fino a nove, non c’era bisogno di risolvere né equazioni né particolari formule matematiche. Probabilmente, già entrati nello stadio
1 REM, la cosiddetta fase dell’addormentamento, non si sono accorti che la maggioranza era presente, tant’è che i rappresentanti del centro-destra hanno approvato l’importante mozione sull’autoporto di Roseto che verrà inviata in Regione affinché la proposta di legge, che giace da mesi nelle Commissioni competenti, possa essere discussa ed approvata dal Consiglio Regionale. Una proposta che prevede l’affidamento trentennale in comodato gratuito degli autoporti ai Comuni in cui si trovano le infrastrutture, Comuni che, a loro volta, potranno svolgere delle gare pubbliche di affidamento per la gestione degli autoporti ad enti pubblici o privati e, finalmente, attivare strutture inutilizzate da oltre quindici anni.
E’ piuttosto singolare che i consiglieri comunali del PD e degli altri gruppetti di opposizione abbiano affermato di aver saputo delle problematiche connesse all’autoporto di Roseto solo il Venerdì precedente l’ultimo Consiglio Comunale !
Eppure è stato proprio il Partito Democratico a volere fortemente che si spendessero 12 miliardi di vecchie lire per realizzare, cementificando una delle più belle zone a vocazione agricola di Roseto, una struttura che rischia di entrare nel “guinness” dei primati per essere una delle tante cattedrali nel deserto italiane. Così come sono stati gli esponenti e gli amministratori rosetani del PD ad inventarsi la zona artigianale e industriale annessa all’autoporto causando tutti i problemi legati agli espropri in cui si trovano oggi le aziende che sono state localizzate nelle aree interessate e che, dopo le sentenze dei giudici, si sono trovati a vedersi raddoppiare le somme da pagare: aziende che da 500 mila euro oggi si trovano a dover pagare indennità d’esproprio stabilite anche in 1 milione di euro ! Tutto questo grazie al “fattivo” interessamento del PD rosetano nel non risolvere, nell’arco di una decina d’anni, il nodo legato alle indennità di esproprio per i proprietari !
Uno dei tanti esempi delle scempiaggini compiute da questi signori i cui danni, invece di ricadere, anche patrimonialmente, su coloro che li hanno causati, sono a carico della collettività rosetana. Infatti il Comune ha dovuto stipulare un mutuo di circa 6 milioni di euro per pagare i proprietari espropriati delle aree attorno all’autoporto senza finora ottenere pagamenti dagli assegnatari che hanno avviato un contenzioso contro l’amministrazione comunale.
Un altro dei tanti disastri causati dal PD di Roseto i cui danni, soprattutto economici, purtroppo, stanno ricadendo sull’intera collettività rosetana !
Dopo l’avvenuta approvazione della mozione, sensibilizzeremo anche i Consigli Comunali di San Salvo, Vasto, Avezzano, Castellalto e Manoppello affinché vi sia un’azione comune per rimuovere l’immobilità del PD regionale ad affrontare e risolvere, finalmente, questa problematica dell’avviamento degli autoporti regionali che da ormai troppi anni si trascina senza riuscire a trovare un’efficace soluzione.
Un’ultima nota riguarda la posizione del Partito Democratico sulla modifica dello Statuto comunale. Mentre il PD di Roseto si lamenta perchè l’Amministrazione guidata dal Sindaco Pavone starebbe modificando a colpi di maggioranza lo Statuto Comunale, a Roma il Presidente del Consiglio e segretario nazionale del PD modifica a colpi di maggioranza addirittura la Costituzione Italiana ! Non c’è che dire, un bell’esempio di coerenza e di linearità di comportamento che solo un partito “ibrido” come il PD può fare.
A tal proposito invitiamo Renzi e il neo-candidato sindaco del PD rosetano a mettersi d’accordo visto che, a proposito delle modifiche statutarie in atto, Di Girolamo ha dichiarato che sarebbe buona politica affrontare il tema delle riforme non per singole norme (come peraltro sta facendo Renzi con la Costituzione) ma in un’ottica complessiva e confrontandosi democraticamente con le forze di opposizione ! La modifica, passata in Consiglio Comunale e che sarà approvata definitivamente entro trenta giorni dalla prima votazione (così come previsto dall’art. 57 dello Statuto Comunale, che qualche zelante commentatore farebbe bene a consultare) è stata apportata per correggere un evidente errore dello Statuto e del Regolamento vigenti che prevede la validità delle sedute se interviene la maggioranza dei consiglieri assegnati all’ente, ivi compreso il Sindaco. Invece, in base all’art. 38, comma 2, del D. Lgs. n. 267/2000, e ad un chiarimento del Dipartimento Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno, il numero dei consiglieri necessari per la validità delle sedute corrisponde alla metà dei consiglieri assegnati al Comune senza computare il Sindaco. E’ strano che un uomo di legge come il neo-candidato Sindaco del PD, l’Avv. Di Girolamo, tenuto conto del suo intervento sulla stampa, non si sia accorto già da tempo di questa evidente discrasia in merito all’argomento. Avrebbe potuto risparmiarsi un commento completamente fuori luogo per un uomo di legge e che denota anche lo scarso interesse che ha avuto nei riguardi delle problematiche comunali nei lunghi anni in cui ha ricoperto il ruolo di assessore comunale, in quella che sarà ricordata realmente la peggiore amministrazione comunale di Roseto, naturalmente targata PD !
Roseto degli Abruzzi, lì 03/12/2015 Gruppo Consiliare Forza Italia – PdL
Comune di Roseto degli Abruzzi
Antonio Norante – Filiberto Di Giuseppe
Allegati:
Progetto di legge presentato nei primi mesi del 2015 dai Consiglieri regionali Olivieri e Gerosolimo di Abruzzi Civico.
Mozione approvata dal Consiglio Comunale di Roseto degli Abruzzi nella seduta del 30 Novembre 2015.
Progetto di legge
“Norme per il migliore utilizzo degli autoporti regionali”
(Modifiche ed integrazioni alla L.R. 29 Novembre 2002 n. 28)
Art.1
(Gestione degli impianti logistici di Avezzano, Roseto degli Abruzzi, Castellalto e San Salvo)
1- L’articolo 3 della legge Regionale 29 Novembre 2002 numero 28 è sostituito dal seguente:
Art.3
(Gestione degli impianti logistici di Avezzano, Roseto degli Abruzzi, Castellalto e San Salvo)
- Al fine di assicurare l’attivazione e l’utilizzazione ottimale del Centro Smistamento Merci della Marsica e degli Autoporti di Roseto degli Abruzzi, Castellalto e San Salvo, la Giunta Regionale è autorizzata ad affidare in comodato gratuito trentennale le citate infrastrutture ai Comuni di Avezzano, Roseto degli Abruzzi, Castellalto e San Salvo .
- I medesimi Comuni provvedono all’eventuale completamento dei citati autoporti , anche ricorrendo alle norme di affidamento disciplinate dagli articoli 143 e seguenti o 153 e seguenti del decreto legislativo 1 Luglio 2006 numero 163 e s.m.i.
- La Giunta Regionale, d’ intesa con la Commissione Consiliare competente, nel rispetto delle norme comunitarie e nazionali in materia di appalti e concessioni e di aiuti di Stato alle imprese, predispone misure di sostegno e di accompagnamento all’avvio delle singole attività di gestione, approva uno schema tipo di bando di gara e di disciplinare di affidamento utilizzabile dai Comuni comodatari e aggiorna la programmazione logistica regionale, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, anche al fine di assegnare ad ogni base logistica un ruolo rilevante di valenza regionale .
- I Comuni comodatari, esercitano il mandato direttamente o attraverso la aggiudicazione delle gare di gestione, rivolte ad imprese, anche raggruppate sotto forma di Consorzi o di A.T.I. , che operino nel campo dei trasporti, della logistica e dei servizi riferibili al settore, al fine di assicurare compiutamente, il raggiungimento del ruolo strategico di cui al punto precedente e per assicurare una gestione integrata dell’intero sistema Regionale della intermodalità .
- Le imprese qualificate sotto il profilo della capacità tecnico economica, devono presentare, all’atto della partecipazione, un piano di investimenti comprensivo dei mezzi, delle dotazioni e delle attrezzature messe a disposizione per la gestione dell’impianto, nonché ogni altro elemento richiesto dal bando.
- Le procedure di affidamento per la gestione del centro Smistamento Merci della Marsica, e degli Autoporti di Roseto degli Abruzzi, Castellalto e San Salvo sono concluse alla fine dei lavori di cui al precedente punto 2) e comunque entro 12 mesi dall’entrata in vigore della presente legge.
- Al termine del periodo di comodato le infrastrutture di mobilità tornano nella piena disponibilità della Regione Abruzzo comodante.
Art.2
(Abrogazione di norme)
Sono abrogati gli articoli 5,6 e 7 della legge Regionale 29 Novembre 2002 numero 28.
MOZIONE CONSIGLIARE
IL CONSIGLIO COMUNALE DI ROSETO DEGLI ABRUZZI
CONSIDERATO che l’autoporto è tecnicamente definito come centro di servizio destinato al deposito temporaneo, alla preparazione dei carichi ed allo smistamento delle merci su diversi vettori;
TENUTO CONTO che l’autoporto rappresenta il tentativo di raggruppare, in una unica entità, alcune delle numerose modalità di trasporto e di distribuzione nazionale o internazionale delle merci tramite la realizzazione di infrastrutture, che dovrebbero essere localizzate in aree strategiche, adibite all’interscambio tra diversi vettori, provviste di terminali ferroviari per i trasporti intermodali, di magazzini di stoccaggio, di uffici e di magazzini doganali;
VISTO che in Abruzzo queste infrastrutture si sarebbero dovute regolamentare attraverso la L.R. 29 Novembre 2002, n.28 recante “Norme ed indirizzi sull’intermodalità regionale” mentre ad oggi sono solo dei grandi parcheggi attrezzati in cui gli autotrasportatori avrebbero dovuto trovare tutti i servizi necessari ma che purtroppo non hanno conosciuto ancora una loro funzionalità ed un loro effettivo utilizzo;
CONSTATATO che attualmente gli autoporti occupano in Abruzzo una superficie di quasi 470 ettari, con circa 119 mila metri quadrati di aree coperte, comprendenti, oltre ai servizi già realizzati, anche quelli progettati per manufatti mai realizzati come un multisala cinematografico all’interno dell’impianto marsicano e sono diventati vere e proprie cattedrali nel deserto;
RITENUTO che il nodo della logistica e dei trasporti rappresenta uno dei problemi più importanti dell’Abruzzo che ne evidenzia il deficit infrastrutturale e dei suoi sistemi di collegamento ed una impostazione – obsoleta ed errata nella previsione che ipotizza la creazione di infrastrutture di trasporto dove non vi sono apprezzabili flussi di traffico – che ruota attorno al mai entrato in funzione Interporto della Valpescara, che andrebbe profondamente ripensato essendo uno dei colli di bottiglia che frena la ripresa economica della Regione;
CONSIDERATO che recentemente è stato presentato il progetto di legge recante “Norme per il migliore utilizzo degli autoporti regionali”, che integra e modifica l’attuale normativa regionale rappresentata dalla L. R. 29 Novembre 2002, n. 28 che si prefigge lo scopo di rilanciare l’utilizzo di autoporti e interporto regionali, affidandoli alla gestione diretta dei Comuni dove sono stati realizzati, preso atto delle manifeste difficoltà evidenziatesi nel tempo per la impostazione di una evidentemente improponibile organizzazione unitaria delle infrastrutture;
VISTO che la L.R. 22 Settembre 2015 n. 23 ha stabilito che le aree e le opere ricomprese nel complesso immobiliare denominato “Autoporto di Castellalto” sono destinate all’insediamento di attività produttive e trasferite, senza oneri finanziari per la Regione Abruzzo, in proprietà all’Azienda Regionale Attività Produttive (ARAP) per la valorizzazione e gestione nell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali vietando di realizzare, nel complesso immobiliare trasferite, centrali a biomasse o biogas, inceneritori, termovalorizzatori, discariche, stabilimenti di stoccaggio gas od impianti similari, delegando al Presidente della Regione e alla Giunta regionale, entro il termine massimo di 30 giorni dall’entrata in vigore della citata legge, l’adozione di tutti gli atti necessari e conseguenti all’attuazione delle previsione legislative;
PRESO ATTO che i Comuni non possono costituire società di gestione per cui gli stessi Enti locali – d’ intesa con gli uffici competenti della Giunta Regionale – potranno individuare altre procedure in grado di assicurare la funzionalità e la economicità della infrastruttura localizzata sul loro territorio;
TENUTO CONTO che il predetto progetto di legge non comporta oneri aggiuntivi a carico del bilancio della Regione Abruzzo,
TUTTO CIO’ PREMESSO
delibera:
– di sostenere il progetto di legge regionale “Norme per il migliore utilizzo degli autoporti regionali” (Modifiche ed integrazioni alla L.R. 29 Novembre 2002 n. 28), attualmente in discussione presso la competente Commissione Consiliare regionale;
– di dare mandato al Sindaco e alla Giunta Comunale per avviare iniziative utili ed atte a sostenere in tutte le sedi competenti l’approvazione del citato progetto di legge;
– di inviare la presente mozione per opportuna conoscenza al Presidente della Giunta Regionale d’Abruzzo, al Presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo, al Presidente ed ai componenti della competente Commissione Consiliare del Consiglio Regionale affinché la predetta proposta di legge regionale venga discussa ed approvata in tempi brevi dagli organi competenti per consentire, finalmente, l’attivazione degli autoporti realizzati in Abruzzo, finora praticamente inutilizzati.
Gruppo Consiliare Forza Italia – PdL
Gruppo Consiliare Liberalsocialisti
Gruppo Consiliare Insieme per Roseto
Gruppo Consiliare Roseto Tricolore
Gruppo Consiliare Nuovo Centro Destra