Siamo costernati, ma la storia dei lupi (ripresa da Il Messaggero del 9.12.2015 “Campo Imperatore , fotografato un branco con 29 lupi in fila”) è talmente grossa che non può che essere stata creata ad arte per contribuire a diffondere sfiducia e malcontento sul Parco . Ci spiace molto che a svolgere il ruolo di grancassa a perfidi “abruzzesi” sia stata, suo malgrado, una testata storica ed importante come Il Messaggero, ma la burla dei lupi è veramente troppo.!! “ Per rimanere in tema direi che si tratta di una polpetta avvelenata ben costruita e lanciata nella redazione del Messaggero… Crediamo che sia stato fatto con volontà per gettare discredito sul Parco e contribuire ad alimentare un malcontento che avvantaggia solo i nemici dell’ambiente e speculatori del verde – afferma Massimo Fraticelli responsabile Parchi dell’associazione Mountain Wilderness. “Il danno arrecato è grande, perché è duplice. Contribuisce ad accrescere contemporaneamente sfiducia verso i parchi e verso la stampa stessa. Due piccioni con una fava”. Certo, ad onor del vero, la stessa testata avrebbe potuto verificare con più attenzione la notizia, sarebbe bastata una telefonata all’Ente Parco Gran Sasso e Monti della Laga per comprendere la grandezza della “fesseria” che si stava scrivendo. Il clima di opposizione al Parco che si respira nell’aquilano ha superato qualunque giusta critica all’operato dell’Ente. Non avendo molti contenuti, qualcuno, ha ben pensato di tornare ad operare come negli anni 70 e 80 accadeva contro il Parco d’Abruzzo, gettando fango sul Parco e cercando il consenso nella popolazione attraverso affermazioni forti, di grande impatto ma assolutamente false, forse anche per avvalorare uno scellerato referendum che propone l’uscita del comune di L’Aquila dal Parco, referendum quanto mai sbagliato e assolutamente inutile. “La politica stessa, in particolare quella aquilana, deve smetterla di soffiare sul fuoco e tornare a far sentire il Parco un Ente importante per un reale sviluppo sostenibile dei nostri territori. Il sistema dei Parchi è il futuro dell’Abruzzo: i Parchi rappresentano il nostro più importante capitale e devono essere difesi sempre e comunque per consegnare alle generazioni future una biodiversità unica e irripetibile. Per tutelare questo “capitale”, il nostro “petrolio verde”, occorre oggi garantire l’azione dei Parchi che in Abruzzo possono fare la differenza fra una sviluppo sostenibile del territorio e la definitiva morte.” conclude Massimo Fraticelli. In ogni caso, sebbene lo riteniamo superfluo, ribadiamo che alcun lupo sia stato mai “reimmesso” sul territorio abruzzese e men che mai proveniente dai Carpazi o da qualsiasi altro territorio. I lupi sono il nostro capitale, spesso i turisti vengono nella nostra regione proprio perché conoscono l’Abruzzo come la terra del lupo e dell’orso, se non impariamo a farli diventare reali punti di forza non avremo mai uno sviluppo nuovo
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