Abruzzo, Italiani all'Estero

Oggi a Montesilvano presso il Grand Hotel Adriatico il Vice Presidente del CSM Giovanni Legni ha ricevuto il Premio “Abruzzese dell’anno” – alla carriera -.

 

Riconoscimenti “alla memoria” , tra gli altri, sono andati a per Monsignor Antonio Iannucci e l’On. Nicola Carlesi.ABRUZZESE 3

Gremitissima la sala quando Geremia Mancini h dato inizio ai lavori e ha esordito: “Oggi  l’Associazione “Ambasciatori della fame” con questa manifestazione vuole testimoniare  attraverso la presenza di grandi personaggi del nostro Abruzzo la necessità di offrire spunti per il riscatto dei più deboli.”

Lo spirito dell’evento è stato colto e fatto proprio da tutti i premiati. Particolarmente appassionato l’intervento del Vice Presidente del CSM Giovanni Legnini  che ha ricevuto per primo il riconoscimento “Abruzzese dell’anno”. Così dopo di lui, hanno ricevuto il riconoscimento il “Maestro” Donato Renzetti – Direttore d’orchesta, il Gen. Nino Di Paolo –  già Comandante Generale della GdF e Mons. Orlando Antonini – Nunzio Apostolico.

Altri riconoscimenti sono poi andati  a  Corrado Pellanera – campione di Basket, Marco Patricelli – storico, Sonia Albanese – cardiochirurgo e Lorenzo Di Giacomo – campione europeo di pugilato.

Sono stati inoltre premiati “alla memoria” Monsignor Antonio Iannucci per lunghissimi anni amato Vescovo di Pescara, l’On. Nicola Carlesi storico rappresentante della destra politica abruzzese e l’editore Marino Solfanelli.

Presente all’evento l’Arcivescovo  di Pescara Tommaso Valentinetti. 

 

La manifestazione si è tenuta presso il Grand Hotel Adriatico di Montesilvano nella giornata di Sabato 12 dicembre e avrà inizio alle ore 10.

 

Il Presidente onorario Geremia Mancini ha così concluso: “Questo riconoscimento “Abruzzese dell’anno” va “ad abruzzesi che hanno avuto la capacità ed il merito di rendere onore alla propria terra” e che, in questa particolare giornata, offrono la loro solidale presenza ad una manifestazione che si ripropone anche di esprimere iniziative ed attività a favore dei più deboli, dei più umili in una parola “degli ultimi. Quest’anno lo spirito, la qualità dei premiati e l’entusiasmo della platea hanno certificato il valore di questo evento”.

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