Sono state circa un centinaio le persone che sabato hanno scelto di essere in Piazza Salotto a Pescara “per risvegliare – hanno scritto in un volantino – le coscienze intorpidite e passive di fronte al pensiero unico. Ritti, silenti e fermi hanno vegliato per la libertà di espressione e per la tutela della famiglia naturale fondata sull’unione tra uomo e donna”. Oggi le Sentinelle ringraziano tutti coloro che hanno reso possibile l’iniziativa, in particolare le persone venute in piazza con un libro (“per non ripetere slogan superficiali, ma conoscere in profondità”), per un’ora (“perché in una società in cui tutto procede ad una velocità che non consente all’uomo di riflettere vogliono prendersi il tempo per farlo”) e in silenzio (perché “non c’è nulla come il silenzio che possa far emergere la voce della coscienza, oggi quanto mai silenziata da un potere che tende a ridurre l’esigenza di verità e il bisogno d’infinito connaturato ad ogni essere umano”). Le Sentinelle ringraziano fortemente le autorità e le forze dell’ordine che hanno garantito che l’appuntamento si svolgesse senza problemi, nonostante della presenza di alcuni contestatori.
Nel cuore del capoluogo adriatico, senza simboli di associazioni, partiti o confessioni religiose, le Sentinelle hanno manifestato per promuovere la libertà di espressione che ritengono essere “messa in discussione – affermano – dal Ddl Scalfarotto, già approvato alla Camera e ora in discussione al Senato”. Un testo che, secondo le Sentinelle, “non specifica cosa si intende per omofobia lasciando al giudice la facoltà di distinguere tra un episodio di discriminazione e una semplice opinione. Con questa legge – sottolineano le Sentinelle – chiunque faccia riferimento ad un modello di famiglia fondato sull’unione tra un uomo ed una donna, o sia contrario all’adozione di bambini da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso, potrebbe essere denunciato e rischiare fino a un anno e sei mesi di carcere. Noi – scrivono ancora le Sentinelle – non accettiamo di non poter esprimere le nostre opinioni. Per questo vegliamo”.
La “veglia” delle le Sentinelle in Piedi continua: già si pensa infatti ai prossimi passi da compiere. Ad inizio 2016 le Sentinelle torneranno con altre iniziative che toccheranno diverse città abruzzesi.