L’evasione danneggia tutti, ma al di là delle spettacolarizzazioni,
che sovente accompagnano queste operazioni di controllo e che rischiano di
trasferire sul settore, fatto per la maggior parte di imprenditori
corretti e responsabili, un’immagine negativa, che lo mortifica nei suoi
valori, un dato va ribadito: l’evasione fiscale e contributiva va
combattuta perché danneggia innanzitutto quegli operatori economici che
operano nella legalità.
La FIPE ha scelto su questa vicenda una linea chiara e precisa: quella di
una condanna decisa rispetto a chi non è in regola con gli aspetti
fiscali e contributivi. Anche se non può essere taciuta la trasversalità
del fenomeno evasione su tutti i settori produttivi del Paese.
É legittimo soprattutto per conto degli Esercenti onesti richiedere analoga
energia nel contrastare la spesa pubblica improduttiva, fatta di sprechi e
sperperi, che non favoriscono il senso e il dovere civico del
contribuente. Esistono poi casi di somministrazione (feste di partito,
sagre, circoli vari) esenti da scontrini, ricevute fiscali e controlli sul
personale impiegato. Perché non estendere anche a questi casi l’area di
tassazione e i relativi controlli. Né può passare sotto silenzio il
fatto che molto spesso vengono “sbandierati” dati che inchiodano le
imprese oggetto degli accertamenti (che sono un campione selezionato)
mentre poco si sa delle imprese che dai controlli risultano “pulite”.
Su questo fronte la FIPE , anche attraverso le sue articolazioni sul
territorio, sta cercando di diffondere la cultura della correttezza con
campagne informative e di supporto agli associati per non farsi trovare
impreparati durante un controllo, per evitare di essere additati come
evasori e soprattutto per far tornare le aziende ad avere la
responsabilità sociale che gli compete.
Porgiamo distinti saluti.
Delegato FIPE prov. Teramo
D’Angelo Gianpiero