I cittadini, riuniti in assemblea nei locali della CGIL per discutere della questione Snam, protestano vivamente per la mancata concessione dell’aula consiliare decisa dal Presidente del Consiglio comunale, Franco Casciani. Prendiamo atto con grande rammarico che tali atteggiamenti, da parte dell’Amministrazione comunale, non aiutano una lotta civile e democratica che dovrebbe vedere, invece, il massimo di unità possibile tra Istituzioni e cittadini.
A distanza di 4 giorni dall’incontro con il Presidente della Regione Luciano D’Alfonso, non si conosce ancora quale posizione la Regione Abruzzo intende assumere nei confronti del Governo Renzi.
Su richiesta della stessa Regione, martedì 29 dicembre la delegazione dei comitati cittadini ha consegnato un breve documento contenente tre punti irrinunciabili :
1) La Regione non ritiri, come invece ha chiesto la Snam, le 7 delibere di Giunta con cui è stata negata l’intesa sulla centrale e il metanodotto;
2) Il confronto con il Governo e la Snam, deve riguardare non la sola centrale, ma nello stesso tempo anche il metanodotto, essendo il progetto unitario;
3) l’individuazione di possibili alternative non può che avvenire applicando quanto sancito dalla risoluzione della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati del 26 ottobre 2011.
Pertanto, le alternative da considerare devono essere al di fuori della dorsale appenninica ed esse vanno ricercate attraverso l’istituzione di un tavolo tecnico istituzionale che veda il coinvolgimento di tutti i soggetti in campo.
Se l’atto che il Presidente D’Alfonso e la sua Giunta stanno per adottare sarà basato, in modo chiaro, su questi punti, non potrà che esserci anche l’adesione dei cittadini. Diversamente ci troveremo di fronte ad un ulteriore tentativo di disattendere la volontà espressa, attraverso numerosi deliberati, da tutti i livelli istituzionali.
L’ipotesi di centrale a propulsione elettrica, presentata come “ambientalmente più sostenibile” è in realtà una sorta di “cavallo di Troia” che consentirebbe alla Snam di insediarsi nel nostro territorio per poi realizzare pienamente i suoi obiettivi. Inoltre l’ipotetica centrale elettrica (di cui in Italia non esistono esempi), comporterebbe inevitabilmente il via libera anche al metanodotto.
Pertanto respingiamo in modo molto netto ogni “soluzione” che dovesse andare in quella direzione.
I cittadini effettueranno un sit-in sul problema Snam, davanti all’ospedale di Sulmona, in occasione della visita del Presidente Luciano D’Alfonso a partire dalle ore 9,30 di martedi 5 gennaio e chiedono che, nell’occasione, D’Alfonso incontri i cittadini per un proficuo confronto sul tema.
L’assemblea ha stabilito di proseguire la mobilitazione popolare attraverso il presidio quotidiano della Casa comunale e decide di riconvocarsi pubblicamente a Palazzo San Francesco lunedì 4 gennaio alle ore 17,30.
Sulmona, 2 gennaio 2016
Assemblea cittadina No Snam / No Tubo
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