Canzano, scuola e Pro Loco investono nelle nuove generazioni
Al via una serie di corsi gratuiti promossi dall’associazione locale in favore
degli alunni per la valorizzazione del patrimonio culturale canzanese
Nuova veste per la Pro Loco di Canzano che, in collaborazione con il plesso scolastico locale, dà il via a una serie di attività per riscoprire, conoscere, tutelare e valorizzare il patrimonio del paese teramano.
‘Le nostre radici… alla scoperta del territorio’ è il titolo dell’iniziativa, che vede Pro Loco e scuola insieme in favore delle nuove generazioni. “L’obiettivo – spiega meglio l’associazione canzanese – è quello di promuovere tra i giovani la scoperta dei cambiamenti avvenuti nel nostro territorio guidandoli a riappropriarsi del passato e ad acquisire la consapevolezza che a Canzano è presente la memoria storica”.
Per far questo, in forma del tutto gratuita, la Pro Loco ha organizzato una serie di corsi che vanno dall’educazione ambientale alla fotografia, dal laboratorio del più tradizionale ricamo fino alla sicurezza stradale.
Protagonisti assoluti gli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria e secondaria di Canzano, chiamati a esprimersi, fra i banchi di scuola, in personali e originali scatti fotografici guidati dal talento e dall’esperienza del maestro teramano Marco Divitini, curatore di esposizioni a livello nazionale.
Spazio, poi, all’educazione al rispetto e alla conservazione dei beni ambientali e culturali, alle conoscenze legate al Codice della strada e a tutte le norme legate alla circolazione stradale e, ovviamente, a quella che può senza dubbio definirsi la tradizione ‘principe’ del paese di Canzano: l’arte del ricamo.
“Il patrimonio culturale – aggiunge la Pro Loco – costituisce una sorta di DNA della comunità, in quanto memoria del passato ed eredità di conoscenze ed è quindi necessario che le nuove generazioni ne facciano tesoro. Il nostro scopo è quello di contribuire alla formazione di un patrimonio inalienabile e irripetibile di valori storici, ambientali e artistici da conservare, ordinare e proteggere, affinché non si perdano le tracce di quella ricchezza di testimonianze che forma la nostra comune identità culturale”.