Giulianova. CONFERENZA DI PRESENTAZIONE DEL PIANO STRATEGICO SULLA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA 2016, di Carlo Di Marco
La Giunta comunale di Giulianova ha approvato nei giorni scorsi il Piano strategico sulla democrazia partecipativa 2016, predisposto dalla Consulta cittadina sulla materia specifica.
Non solo, ma questo piano d’Azione, così come è denominato, sarà oggetto di un dibattito in una pubblica conferenza convocata per sabato 9 gennaio presso la Sala Buozzi a Giulianova.
Ci vengono a caldo poche considerazioni, ma le riteniamo basilari.
- Con la nascita della Consulta per la democrazia partecipativa e con la creazione di un assessorato sulla materia, a Giulianova si passa dalla sperimentazione alla programmazione strategica. La democrazia partecipativa diventa un obiettivo del Piano Esecutivo di Gestione ed è affidato ai dirigenti di area il compito di raggiungerlo;
- Con una Conferenza cittadina rivolta a tutti la Consulta e la Giunta chiedono un pubblico confronto con tutti gli attori dello sviluppo locale per il miglioramento e il rilancio dell’esperienza di democrazia partecipativa a Giulianova. Dai consiglieri comunali al mondo delle associazioni, dalle istituzioni ai comitati di Quartiere, fino a tutti i cittadini perché la democrazia e la partecipazione (in una parola, la sovranità del popolo) non restino nel pianeta delle utopie;
- Si crea una nuova e ineludibile opportunità per tutti (soloni e criticoni internautici, partiti e partitini “d’assalto”, furbi “utilizzatori” della democrazia partecipativa quando “conviene”; ma anche cittadini scettici, giovani incuriositi ma rimasti “a distanza”, cittadini singoli o associati che intendono capire e partecipare) per dare un contributo attivo affinché sulla strada della partecipazione effettiva di tutti “..all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (Art. 3 Cost.), si possa continuare a marciare in modo sempre più spedito.
Ci auguriamo sinceramente che questo possa essere un effettivo e disteso terreno di confronto, utile per allacciare e riallacciare risorse, aspirazioni e comuni orientamenti.
Carlo Di Marco