Il segretario di Radicali Abruzzo Alessio Di Carlo è al dodicesimo giorno di digiuno per garantire un Diritto ai cittadini
“Interrogazione urgente
Al Ministro dell’Interno Alfano
Per sapere,
premesso che:
Nel maggio del 2014 gli elettori dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore chiamati ad esprimere il proprio voto da un referendum consultivo mirante a conoscere la volontà popolare in ordine alla proposta di fusione dei comuni detti risposero positivamente al quesito decidendo per la nascita del Comune della Nuova Pescara. La volontà espressa dal corpo elettorale, i votanti furono pari al 70% degli aventi diritto, coincise con quella dei proponenti il referendum raggiungendo una altissima percentuale di risposte affermative, uniformemente distribuite tra i 66 mila elettori dei comuni interessati, pari al 64% dei voti validamente espressi;
si ricorda incidentalmente che la regolamentazione del referendum consultivo in Abruzzo é prevista all’articolo 78 dello Statuto regionale mentre la normativa di attuazione é prevista nella L.R. 19 dicembre 2007, n. 44 contenente la “Disciplina del referendum abrogativo, consultivo e dell’iniziativa legislativa” la quale, all’ articolo Art. 30, rubricato “Esito del referendum e adempimenti conseguenti”, prescrive al secondo comma che: “entro sessanta giorni dalla proclamazione dei risultati del referendum consultivo, il Presidente della Regione propone al Consiglio regionale un disegno di legge sull’oggetto del quesito sottoposto a referendum”;
nonostante la grande partecipazione al voto della cittadinanza consultata e l’alta percentuale di risposte affermative espresse, il Presidente ha violato la legge e il rispetto dello Stato di diritto costituzionale;
affermiamo ciò poiché Il presidente della Regione non ha voluto dare alcun seguito all’attività istituzionalmente vincolata a Lui delegata dalla legge. Essa impone al presidente pro tempore di dare seguito all’espressione della volontà popolare istituzionalmente espressa, emanando la legge in questione che non può essere considerata un atto discrezionale dipendente dalla volontà politica, bensì in attività istituzionale dovuta e obbligatoria;
la conseguenza di tale grave omissione istituzionale ha privato di un diritto, da venti mesi, i cittadini formalmente consultati che si sono espressi a favore della emanazione della legge istitutiva della Grande Pescara;
un ulteriore aspetto di interesse generale della questione qui posta riguarda il contenimento dei costi degli Enti locali, più volte evidenziata dalla giurisprudenza della corte costituzionale. In questo senso tutte le iniziative autonome dirette ad assicurare il coordinamento della finanza pubblica e il contenimento delle spese per l’esercizio delle funzioni fondamentali dei comuni dovrebbe essere posto ad esempio e non contrastato come nel caso in questione.
si precisa che nel mese di ottobre 2014 il consigliere regionale Mercante, nel tentativo di ripristinare la legalità statutaria e dovuta all’inattività contra legem del Presidente e riportare l’Ente regione nell’alveo della legalità ordinaria e statutaria, ha presentato una sua proposta di legge per dare attuazione alla volontà popolare direttamente espressa;
tale proposta, però, nonostante la lettera della legge attuativa dell’istituto referendario sia chiara, non è stata neanche posta all’ordine del giorno dell’Assemblea elettiva;
a seguito dei fatti accaduti il Segretario di Radicali Abruzzo, Alessio di Carlo, è giunto al suo dodicesimo giorno di sciopero della fame e di dialogo con le istituzioni regionali, al fianco del Diritto dei cittadini, per aiutare le istituzioni a rispettare il proprio stesso diritto;
Se i fatti narrati in premessa corrispondano al vero, se il Ministro interrogato ne sia a conoscenza e, nell’eventualità negativa, quali iniziative intenda porre in essere perché i cittadini che hanno rispettato le leggi possano vedere i propri organi eletti comportarsi allo stesso modo facendo sì che il Consiglio possa esaminare la proposta di legge attuativa del risultato referendario”.
Nel maggio del 2014 il 64 per cento degli elettori dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore in un referendum consultivo disse sì alla nascita per fusione del Comune della Nuova Pescara. La disciplina dei referendum regionali prevede che ‘entro sessanta giorni dalla proclamazione dei risultati del referendum consultivo, il Presidente della Regione propone al Consiglio regionale un disegno di legge sull’oggetto del quesito sottoposto a referendum’. Il Presidente non ha dato seguito all’obbligo di legge e da 20 mesi non si da alcuna risposta ai cittadini. Nel ottobre 2014 il consigliere Mercante ha presentato una sua proposta di legge che ancora non è stata discussa. Il segretario di Radicali Abruzzo Alessio Di Carlo è al suo dodicesimo giorno di sciopero della fame al fianco del diritto dei cittadini. Chiediamo che si dia immediata calendarizzazione e si fissi una data certa entro la quale venga esaminata la proposta di legge e che il Presidente D’Alfonso si impegni pubblicamente perché vi sia una sollecita discussione consiliare. Domani la Deputata Mara Mucci depositerà in merito un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno Alfano per informarlo della violazione dello statuto regionale e della legge attuativa del referendum.