INFANZIA, COMMISSIONE APPROVA IV PIANO NAZIONALE CON RACCOMANDAZIONI AL GOVERNO. ON. BRAMBILLA: “ORA RISORSE PER FINANZIARE I BUONI PROPOSITI”
Nella seduta odierna, la commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, presieduta dall’on. Michela Vittoria Brambilla, ha dato parere favorevole, a maggioranza, allo schema del IV Piano nazionale di azioni e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva, ai sensi dell’articolo 1, comma 5, del D.P.R. 14 maggio 2007, n. 103. “No” dai commissari del M5S, che hanno presentato una loro proposta di parere contrario.
La presidente Brambilla ha ringraziato la relatrice Vanna Iori (Pd) per il lavoro svolto e in particolar modo per aver integrato l’originaria bozza di parere con due raccomandazioni al governo proposte da FI. La prima riguarda “un impegno strutturato per la definizione dei LEP (i livelli essenziali delle prestazioni, validi su tutto il territorio nazionale) come premessa per un finanziamento stabile della spesa per i bambini e gli adolescenti”. La seconda, “in attesa di un indispensabile intervento di riordino della governance”, sollecita la nomina nell’esecutivo di un “referente politico” per l’infanzia “che coordini l’azione del maggior numero possibile di istituzioni centrali con competenze in materia”.
“La tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, le politiche per le giovani generazioni che rappresentano il nostro futuro – sottolinea l’on. Brambilla – non sono argomenti sui quali è opportuno alimentare divisioni che non siano fondate nel merito. Chiediamo all’esecutivo di intervenire sulla governance, perché sono troppi gli enti e le istituzioni che a livello centrale si occupano dell’infanzia e le competenze sono spartite su più livelli istituzionali: c’è bisogno da subito di una figura di coordinamento”. Sul fronte delle risorse, invece, “occorre superare la logica nella quale si sono mossi finora tutti i governi, compreso quello in carica: dare perché si percepisce un’emergenza, e magari un’opportunità elettorale, piuttosto che prevenire l’emergenza investendo stabilmente sulle giovani generazioni. Da questo punto di vista – aggiunge l’ex ministro – il Piano approvato è un prodotto del passato: ci sono i buoni propositi ma non i fondi per realizzarli. Finché non sarà dato un assetto stabile e continuativo al finanziamento delle politiche per l’infanzia, noi di FI incalzeremo il governo perché faccia proprie le raccomandazioni della commissione e cominci subito a mettere dei numeri, una congrua quantità di euro, accanto a ciascuna delle molte iniziative non finanziate nel Piano”.
Nella stessa seduta, prima di completare l’esame, sono state audite due rappresentanti dell’Osservatorio nazionale infanzia e adolescenza, che ha predisposto il Piano: Alessandra Maggi, presidente dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, e Arianna Saulini, di Save the Children.