In occasione dell’incontro che si terrà il prossimo 15 gennaio sul tema “Connettere l’Adriatico – Le reti TEN-T dal progetto politico all’attuazione”, i Coordinamenti FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) di Marche e Abruzzo-Molise chiedono, con una nota scritta, ai Governatori delle tre Regioni, di tenere conto dell’importanza dell’inserimento delle reti ciclabili internazionali all’interno dei corridoi trasportistici europei e, in particolare, in quelli della costa adriatica.
Le Marche, l’Abruzzo e il Molise sono interessati dall’itinerario n. 6 – denominato Ciclovia Adriatica – della rete ciclistica nazionale Bicitalia, proposta dalla FIAB. Tale itinerario si ricollega a quelli europei della
rete Eurovelo, ( www.eurovelo.org), e unisce Trieste con Santa Maria di Leuca (LE), in un percorso lungo più di 1.300 km che interessa sette Regioni (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia).
La Commissione Europea, nella consapevolezza del ruolo che il cicloturismo può svolgere ai fini dello sviluppo regionale (nel 2012 ha portato, ai Paesi dell’Unione, un indotto pari a 44 miliardi di euro), ha già erogato un importante sostegno finanziario a valere sui fondi dell’UE per progetti legati al ciclismo e altri fondi sono previsti per il settennato 2014-2020.
Occorre, però, che le Regioni interessate inseriscano i percorsi ciclabili all’interno delle più ampie strategie relative alle tematiche trasportistiche e turistiche., già in occasione del seminario del 15 gennaio p.v., di
prendere in considerazione la possibilità di inserire la Ciclovia Adriatica, e le opere ad essa connesse (prima, fra tutte, il ponte ciclopedonale sul fiume Tronto, che unirebbe i percorsi ciclabili di Marche e Abruzzo) all’interno delle strategie per le reti trasportistiche europee, anche in
considerazione dell’intermodalità treno/bicicletta e nave/bicicletta che permetterebbe di integrare i sistemi di trasporto su ferro, su gomma e su acqua, sia per le persone che per le merci.