a che la volontà dei suoi concittadini venga rispettata.
La cosa più grave, però, è che il primo cittadino di Spoltore continua a tacere sugli effetti benefici che la fusione porterà a tutti i comuni interessati, in specie a quelli di minori dimensioni come Spoltore.
E’ quanto ha chiarito un mese fa la Corte dei conti (audizione parlamentare del 1° dicembre 2015) spiegando che la fusione produce risparmi di spesa certi quali gli incentivi erogati, uniti all’esenzione dal rispetto del patto di stabilità e, soprattutto, dall’obbligo di gestione associata delle funzioni fondamentali. Gli incentivi – ha chiarito la Magistratura contabile – sono di maggior rilievo proprio per piccole realtà, mentre diventano di entità proporzionalmente minore per i comuni più grandi.
E’ dunque ora di fare chiarezza: Di Lorito e gli oppositori alla fusione abbiano l’onestà intellettuale di ammettere che non vogliono rinunciare alle poltrone (che con la fusione sarebbero più che dimezzate) mentre la Regione si affretti a tradurre in legge il mandato ricevuto dagli elettori.
Da parte nostra continueremo, fino ad allora, la battaglia nonviolenta di sciopero della fame ormai giunta al sesto giorno.
Alessio Di Carlo –
segretario “Radicali Abruzzo”
componente direzione nazionale Radicali Italiani
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