Tra la fine del 2014 e i primi mesi del 2015 la Procura della Repubblica di Teramo coordinava una complessa attività di indagine, ottimamente sviluppata dalla Squadra Mobile della Questura di Teramo, riguardante una organizzazione criminale operante tra le province di Teramo e Pescara composta da almeno 6 cittadini italiani dediti alla ricettazione all’estero di veicoli e macchine operatrici illecitamente sottratte a ditte di autonoleggio e imprese specializzate nel settore edile e agricolo. Le indagini, che si avvalevano di intercettazioni telefoniche ed apparati GPS installati sulle autovetture asportate, consentivano di recuperare oltre quindici mezzi già pronti per essere alienati nel mercato nazionale ed estero.
Nel corso dell’attività investigativa, emergevano altre condotte delittuose del sodalizio che appariva interessato non solo alle autovetture, ma anche alla ricettazione di prodotti termoidraulici ed elettronici acquistati con modalità fraudolente, in particolare mediante la consegna, a titolo di pagamento della merce, di assegni circolari falsi o di provenienza illecita.
Su iniziativa della Procura della Repubblica di Teramo, il Giudice per le Indagini Preliminari emetteva n. 3 ordinanze di custodia cautelare con cui veniva disposto l’obbligo di presentazione alla P.G. congiuntamente all’obbligo di dimora con divieto di allontanamento dalla propria abitazione nelle ore serali, nei confronti dei capi e organizzatori dell’associazione a delinquere finalizzata alla perpetrazione di truffe, ricettazioni e appropriazioni indebite.
Le ordinanze venivano eseguite dalla Squadra Mobile di Teramo nella giornata di sabato 16 gennaio
Teramo 16.01.2016