Nel consiglio comunale di lunedi’ 29 febbraio la maggioranza ha
confermato delle decisioni di cui dovrà prendersi le responsabilità.
Il patrimonio cittadino verrà impoverito dalla vendita della Julia
servizi. Il Pd e la Lista Mastromauro hanno cercato in ogni modo di far
passare questa vendita come dovuta ai fini di legge, con interpretazioni
giuridiche dei capogruppo Vasanella e Di Teodoro che non trovano alcun
riscontro nella realtà.
Le forniture di gas per noi del Movimento sono un servizio essenziale
che eroga il comune, garantendo prezzi bassi e maggiore sensibilità per
quelle famiglie che dovessero essere in difficoltà con pagamenti. Vi
sono altri esempi di comuni che hanno scelto di non dismettere le
partecipate che vendono gas, come la Amagas di Bari e la SMG Arese.
Perché non vendere o dismettete l’altra partecipata, ossia la Giulianova
patrimonio che non produce nulla?
La vendita risponde ad una sola logica, molto precisa: vendere il
patrimonio della città per chiudere i bilanci gravati da debiti e tenere
qualche soldo per la prossima campagna elettorale.
Si è deciso di prorogare l’Ambito Tordino, la cui gestione poco
trasparente –debiti fuori bilancio, mancata consegna di documenti, e
lavoratori delle cooperative da mesi senza stipendio – è stata da noi
già denunciata. Il comune decide di non riprendere la gestione dei
servizi sociali e i fondi cittadini finiscono nel calderone di questo
consorzio. Anche questo potrebbe essere un modo di perpetuare il
clientelismo.
Come sempre vogliamo informare la cittadinanza su come i soldi e il
patrimonio comune vengono gestiti. Il Pd e Mastromauro svendono tutto in
attesa delle prossime elezioni e come hanno dilapidato 6 milioni di euro
in due anni (2013-2014), dilapideranno i ricavi delle vendite della
Julia servizi, da sempre in attivo.
Margherita Trifoni Movimento 5 Stelle – Giulianova