Lettera unitaria su taglio alle risorse per le politiche sociali del Comune di Pescara
Segreterie Provinciali di Pescara
AL SINDACO
ALL’ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI
COMUNE DI PESCARA
e,p.c. AGLI ORGANI DI STAMPA
Nel 2015 le Scriventi Organizzazioni sindacali denunciarono il drastico taglio di risorse alle politiche sociali nel Comune di Pescara che, come dichiarato dagli stessi consiglieri nella delibera n. 80 del 23.06.2015 di approvazione del bilancio triennale 2015/2017, si è tradotto in -1.843.849,39 euro.
Tale taglio ha comportato tra l’altro una rilevante riduzione del numero degli utenti dell’Assistenza Domiciliare e Domiciliare integrata per anziani e disabili, pur rimanendo inalterata la media delle ore individuali di servizio. Gli utenti sono passati , con sistematica riduzione annuale, dai 630 del 2010 ai 328 del 2015 con il taglio più rilevante tra il 2014 e il 2015.
Il taglio non e’ stato neanche compensato in modo significativo dalle varie forme di Assistenza Domiciliare che sono state attivate con progetti destinati ai disabili e finanziati da altri Enti pubblici e che dovevano avere carattere aggiuntivo e non sostitutivo dei servizi che il Comune di Pescara è tenuto ad assicurare quali livelli essenziali di assistenza del Piano di Zona dei Servizi Sociali.
Se si considera che la popolazione pescarese è costituita da 22.725 ultrasettantenni , cioè circa il 19% della popolazione totale, che il 38% di essi è a rischio di invalidità e una parte considerevole dei 9.823 cittadini ultraottantenni vive sola, non è accettabile che neanche il 5% degli anziani usufruisca di un livello essenziale di assistenza quale l’Assistenza domiciliare.
Né il basso numero di assistiti può essere giustificato con la carenza di domande poiché questo non è sinonimo di assenza di bisogni, dato il numero elevato di anziani ultraottantacinquenni che vivono soli: n.2591, ma probabilmente di regole per l’accesso al servizio che il Comune si è dato e che oggi risultano eccessivamente restrittive così come la compartecipazione al costo del servizio eccessivamente elevata per gli utenti.
Altresi’non e’ accettabile un approccio ragioneristico e non politico ai problemi sociali da parte di un’amministrazione che si definisce di centro-sinistra, vicina ai cittadini, così come ancora una volta dimostrato dall’articolo apparso sulla stampa del 22.02.2016, intervista all’assessore alle Finanze, in cui si vuole dimostrare come servizi a domanda individuale ad alto impatto sociale quali asili nido, mense scolastiche e casa di riposo non hanno la copertura totale dei costi da parte dell’utenza.
Al di là del fatto che la norma non richiede la copertura tariffaria del 100% dei servizi a domanda individuale ma di almeno il 36%, percentuale ampiamente superata dalla media dei tre servizi, va ricordato il valore sociale degli stessi servizi .
Inoltre, va sottolineato che, nel caso di copertura totale dei costi da parte dell’utenza, sarebbe sufficiente il rapporto diretto società privata e utenti . Non si capirebbe, quindi, la mission della politica che oggi amministra la Città e che dovrebbe garantire l’accesso ai servizi essenziali da parte di tutti i cittadini, al di là delle condizioni economiche dei singoli .
Per tutto quanto sopra le Scriventi Organizzazioni sindacali
chiedono
-per il 2016 il ripristino delle risorse tolte al sociale nel 2015 in ragione di 1.843.849,39 euro, con particolare riferimento alla spesa per l’assistenza domiciliare,
– l’attuazione delle attività previste dalla Piattaforma sindacale presentata il 04 marzo 2015, alla luce della persistenza, se non del peggioramento, delle condizioni socio-economiche del territorio,
– l’impegno della giunta alla definitiva sistemazione della casa di riposo comunale data la scarsità di strutture sociali residenziali per anziani sul territorio cittadino.
FIRMATO
SEGRETERIE PROVINCIALI PESCARA
CGIL –CISL – UIL
SPI CGIL -FNPCISL- UIL PENSIONATI